ZOE PEDERZINI
Cronaca

Torna la banda dei trattori: “Ecco quali strategie utilizzano i predoni, ora servono più telecamere”

Furto nella notte nell’azienda agricola di Mengoli e Trebbi a Budrio

Uno dei due trattori rubati nell’azienda di Emanuele Roncaglia a Decima nell'aprile scorso

Uno dei due trattori rubati nell’azienda di Emanuele Roncaglia a Decima nell'aprile scorso

Budrio (Bologna), 6 agosto 2025 Furto di trattori in azienda agricola di Budrio. Sale la preoccupazione in Coldiretti. “Segnaliamo come Coldiretti Bologna l’incremento in queste ultime settimane del fenomeno dei furti di trattori che da qualche tempo sembrava aver dato tregua alle nostre aziende agricole, culminato qualche giorno fa con il furto di un trattore da 150CV – dichiara Filippo Galeotti, segretario di zona Coldiretti Budrio –. In qualche caso, grazie al pronto intervento delle forze dell’ordine nonché all’aiuto del del Gps installato su alcuni ai mezzi rubati, è stato possibile sventare i furti, ma ultimamente i malviventi devono aver escogitato altre strategie, mezzi spogliati di segni di riconoscimento, matricole e targhe di circolazione, caricati su carrelloni o camion.

I furti avvengono perlopiù nelle ore notturne, durante le quali ci si può muovere su strade secondarie, ma non mancano i casi in cui la sottrazione dei mezzi si verifica nell’ambito di fasi lavorative in corso, come per esempio mezzi in sosta nei campi durante le ore di pausa lavorativa. Nell’ultimo mese sono già tre i casi denunciati di furto di trattori nelle campagne tra Medicina, Budrio e Granarolo, tutti con mezzi, anche di grosse dimensioni, ad oggi spariti”.

"Preoccupa l’escalation di furto nelle nostre campagne – riferiscono Daniele Fustini e Giancarlo Mengoli della Mengoli Giancarlo e Trebbi Lucia società agricola, specializzati in produzione di insalate e lattughe a Vedrana di Budrio –. Le denunce ci dicono che vengono fatte, ma se non sono trattate nell’immediato le possibilità di recupero dei mezzi sono ridotte a zero. Chiediamo un presidio più mirato con telecamere nei punti strategici del territorio. Come azienda stiamo investendo per crescere e queste situazioni ci danno sfiducia, anche perché perdiamo un mezzo importante in un momento cruciale della campagna agraria”.

Peccato che ancora non ci sia l'alta velocità nella fascia adriatica . Quella tirrenica è stata ovviamente la prima perché la capitale doveva essere raggiunta nel piu breve tempo possibile da parlame