Contagi Covid in aumento a Bologna, allarme per i sanitari negli ospedali

Chiara Gibertoni, direttrice generale del Sant’Orsola: "Ci aspettiamo ripercussioni sugli operatori, ma non sul numero di ricoveri"

L’aumento dei contagi covid può incidere sulle presenze di medici e infermieri nei reparti

L’aumento dei contagi covid può incidere sulle presenze di medici e infermieri nei reparti

Bologna, 17 giugno 2022 – I nuovi contagi da Covid sono in rialzo: ieri erano 805 e tre le persone decedute: una donna di 78 anni e due uomini di 94 e 97. Salgono di una unità anche i ricoverati in terapia intensiva che adesso sono tredici. Una crescita che si registra in tutta Italia ma che, al momento, non preoccupa gli ospedali bolognesi dal punto di vista dei ricoveri: grazie alle vaccinazioni chi si ammala ha sintomi, in genere, lievi.

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La maggior preoccupazione riguarda il personale sanitario, come afferma Chiara Gibertoni, direttrice generale del Sant’Orsola: "Forse avremo più ripercussioni sulla presenza degli operatori sanitari che torneranno a essere più assenti, perché malati di Covid e anche in assenza di sintomi, finché c’è la positività, non possiamo farli rientrare". Al momento sono assenti una trentina di operatori sanitari, un mese fa se ne contava circa un centinaio, ma nei picchi della pandemia si è arrivati fino a 300.

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Fine dei reparti covid

Dalla fine del mese il Policlinico non avrà più reparti interamente destinati solo a pazienti contagiati dal coronavirus, come annuncia Gibertoni. "Abbiamo già chiuso il reparto Covid del padiglione 2, siamo in fase di chiusura anche dei posti collocati al padiglione 1 e il 30 giugno chiuderemo quello al primo piano del padiglione 25. In questa fase, il policlinico ha adottato il modello ’a bolle’ – spiega –: assistiamo i pazienti positivi, ma che entrano in Pronto soccorso per altre cause, in stanze dedicate all’interno dei singoli reparti. Perché ora la malattia da Covid non dà più quadri drammatici, non esistono praticamente più le polmoniti gravi interstiziali della prima e della seconda ondata". Quindi anche il padiglione 25 adesso è dedicato al recupero delle liste di attesa, in particolare con più posti letto per i pazienti del polo cardiochirurgico e delle chirurgie vascolari e toraciche.

Incognita autunno

"Sappiamo che le varianti sono molto contagiose, ma i quadri clinici non sono più così impegnativi – fa notare la numero uno del Policlinico –. Vediamo se a settembre verrà riproposta una dose ulteriore di vaccino anti-Covid da unire a quella del virus influenzale, per affrontare con più serenità l’autunno, soprattutto per le fasce dei più fragili, di chi ha patologie croniche come ad esempio ipertensione arteriosa o diabete". Sul tema di come affrontare il virus nella stagione più fredda riflette anche l’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini. "Il virus circola ma la barriera vaccinale regge. Il tema da affrontare però è l’autunno quando dovremo capire quale variante sarà dominante e quale target della popolazione sottoporre a un’altra vaccinazione. Va sottolineato – prosegue l’assessore – che abbiamo ormai consolidato i protocolli di cura e assistenza, abbiamo farmaci anti-virali che possono prescrivere i medici di medicina generale e possono essere ritirati gratuitamente in farmacia, abbiamo un’esperienza tale che ci fa credere di non dover più tornare a vivere ciò che abbiamo vissuto nelle ondate precedenti".

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