Coronavirus Bologna, case di riposo al collasso. "I sanitari ci aiutino"

Altri due morti e 24 contagi alla Sant'Anna. Crescono i casi anche a Villa Rodriguez di San Lazzaro, nuova vittima al San Domenico di Budrio

Gianluigi Pirazzoli, presidente di Anaste e della casa Sant'Anna-Santa Caterina

Gianluigi Pirazzoli, presidente di Anaste e della casa Sant'Anna-Santa Caterina

Bologna, 3 aprile 2020 - Da Bologna a Rimini, dall’istituto Sant’Anna e Santa Caterina di via Pizzardi, dal San Domenico di Budrio fino a Villa Laura Rodriguez a San Lazzaro, la situazione è sempre, purtroppo, la stessa: drammatica. "Se il Coronavirus entra nelle case di riposo – sta ripetendo da giorni il commissario per l’emergenza straordinaria della Regione, Sergio Venturi – è un disastro". Il presidente di Anaste - l’associazione nazionale delle strutture della terza età - Gianluigi Pirazzoli descrive una situazione sempre più tragica. "Se avessimo personale e presidi in più staremmo in piedi, invece...".

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Pirazzoli, invece? "Ogni giorno la situazione è sempre più difficile e più estesa di quello che sembra. Quasi tutti i nostri associati sono messi nelle stesse condizioni. Qui se non si interviene seriamente e immediatamente, la situazione rischia di esplodere".

A cosa si riferisce? "Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che stimo moltissimo, usa tantissimo la parola ’insieme’. In italiano ha un significato altissimo. Questo per dire che dalla Regione, ad esempio, si potrebbe fare molto di più. Ci scrivono associati che hanno paura, non riescono più ad andare avanti, non hanno personale, i casi di positività all’interno aumentano. E i problemi ci sono a Bologna, nel suo circondario, a Rimini e da altre parti dell’Emilia Romagna. Bisogna intervenire con più collaborazioni".  Lei è anche presidente della residenza Sant’Anna e Santa Caterina, una delle realtà più colpite in questo periodo. Ad oggi com’è la situazione? "Difficilissima. Abbiamo già avuto 15 decessi e se si continua così, con il personale a casa in malattia o ferie, non riusciremo nemmeno più a garantire i servizi essenziali ai nostri ospiti. La struttura è tra le più grandi della regione con 250 residenti e 200 dipendenti. Dalle agenzie interinali o dagli studi continuano a dirci che non hanno personale da mandarci, come se fossimo appestati".

Come si esce da questa situazione? "Con aiuti concreti, non con i proclami. Mi rivolgo a tutte le persone con professionalità, penso a Oss e infermieri, di qualsiasi nazione, purché abilitate: chiamateci e venite ad aiutarci".

Bologna, Sant'Anna-Santa Caterina

La situazione non migliora all’istituto Sant’Anna e Santa Caterina di via Pizzardi dove la conta dei decessi è cresciuta ancora. Sedici le croci, le ultime due di uomo e una donna ospiti al quarto piano – diventato tristemente famoso come ’reparto Covid-19’ –, quello dedicato esclusivamente agli ammalati di Coronavirus. Degli ultimi tamponi effettuati a 30 ospiti e 31 dipedenti, altri 24 sono risultati positivi (14 residenti e 10 operatori). Gli anziani sono stati trasferiti al quarto piano assieme agli altri contagiati, mentre i dipendenti messi in quarantena. Due dei quali sono attualmente ricoverati, una di loro in terapia intensiva del Maggiore. "Ad oggi – spiegano dalla struttura – abbiamo il 40% del personale in meno e non riusciamo più ad andare avanti". Così sempre ieri, dopo gli ennesimi disperati appelli, è stato chiesto aiuto anche alla Protezione civile.  Nei giorni scorsi, dalla clinica Villalba sono arrivati sei professionisti specializzati per sopperire alle mancanze della struttura di via Pizzardi. "Non abbandonateci in mezzo a una strada – chiude la donna –, ogni giorno la situazione peggiora". 

San Lazzaro, Villa Laura Rodriguez

Cresce il numero di contagi anche a Villa Laura Rodriguez, l’istituto per anziani di San Lazzaro. Il dato degli ammalati sui 60 dipendenti è salito a 39, mentre dei 72 ospiti, sono una cinquantina quelli contagiati. "Il problema maggiore – ha spiegato il responsabile Silvano Brusori – è reperire personale qualificato, come infermieri e operatori socio sanitari. Se avessimo persone, tutto sarebbe più facile. Abbiamo chiamato chiunque, cooperative, studi medici, agenzie". Degli ospiti, sette sono stati ricoverati in ospedali per le loro difficili condizioni. 

Budrio, San Domenico

Ancora un anziano deceduto alla casa residenza anziani San Domenico’ a Budrio. Il numero dei decessi sale così a quattro da domenica scorsa. L’ultimo ospite, che ha perso la vita a causa del Coronavirus, aveva 87 anni. Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi due giorni e, dopo il ricovero all’ospedale, è deceduto. L’uomo aveva i sintomi, ma soltanto all’interno della struttura sanitaria, attraverso il tampone, è stato diagnosticata con certezza la positività. La direttrice Maria Grazia Polastri è dispiaciuta: "Nella nostra struttura, attualmente, sono una decina i pazienti in isolamento. Tre hanno fatto il tampone e sono risultati positivi, mentre altri hanno accusato i sintomi. In ogni caso, sono tutti in isolamento. I tre positivi non avevano febbre e questa è una buona notizia. All’interno della residenza abbiamo l’unità operativa dell’Ausl, che si sta occupando di tutto, somministrando i farmaci necessari, che hanno avuto finora più effetto nel debellare il virus". 

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