Davide Ferrerio: "L’aggressore deve restare in cella"

Queste le parole dopo la richiesta di libertà presentata dai legali di Passalacqua: "Non ha dimora, può scappare"

Bologna, 26 agosto 2022 – L’autore del feroce pestaggio di Davide Ferrerio, il ventenne tifoso rossoblù ridotto in fin di vita a Crotone, vuole uscire dal carcere. Nicolò Passalacqua, 22 anni, ha infatti chiesto al Riesame di attenuare la misura cautelare a suo carico. Una domanda a cui si oppone fermamente la famiglia di Davide, picchiato selvaggiamente per uno scambio di persona.

Bologna prega per Davide Ferrerio, pellegrinaggio a San Luca per il giovane aggredito

Davide Ferrerio (Ansa)
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"Ci siamo fermamente opposti – dice l’avvocato Fabrizio Gallo, che assiste la famiglia Ferrerio – a quanto chiesto dai difensori di Passalaqua al Tribunale della Libertà. Trovo che sia assurdo, logicamente e legalmente, chiedere la scarcerazione di un soggetto, come l’aggressore, che è senza fissa dimora. Sarebbe facile per lui rendersi irrintracciabile e impossibile, per chi di dovere, controllarlo. Non capisco, dunque, come si possa chiedere che venga lasciato libero o comunque sottoposto a misure cautelari che prevedono la necessità di una dimora fissa, di un posto dove sia possibile controllare che si attenga a quanto previsto".

Ferrerio è stato ridotto in fin di vita (ora si trova in coma farmacologico all’ospedale Maggiore) solo perché si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. Questo è infatti emerso dalle indagini degli agenti della Questura di Crotone sulla serata dell’11 agosto scorso. Il giovane quella sera si trovava nei pressi del Palazzo di Giustizia dove attendeva un suo amico. Nicolò Passalacqua, invece, era lì insieme ad alcuni conoscenti, tra cui una minorenne e la madre di quest’ultima.

Tutti erano lì per vedere chi si celava dietro a un account Instagram che, nei giorni precedenti, aveva contattato la minorenne sui social con un nome di fantasia, e che le indagini hanno poi accertato essere in uso a un trentunenne della provincia di Crotone. Tra la ragazzina e il giovane c’era stata una breve conversazione, dai toni moderati e senza riferimenti sessuali espliciti, poi il ragazzo aveva chiesto di incontrarla: su suggerimento della madre, la minorenne aveva fissato l’appuntamento con l’intento di scoprire l’identità del corteggiatore.

Passalacqua, interessato alla giovanissima, avrebbe dovuto spalleggiarla nell’incontro che la stessa aveva fissato. Intorno alle 21 era arrivato il trentunenne che, attaccato dalla madre della adolescente, ha negato di essere in attesa della ragazza e per sviare Passalacqua ha scritto sull’account della ragazzina di essere appena arrivato e di indossare una camicia bianca, mentre in realtà portava una maglietta azzurra.

Lì a fianco Ferrerio attendeva l’amico. Con una camicia bianca. Ignaro di tutto. Ed è stato aggredito dal 22enne di Colleferro senza pietà. L’avvocato Gallo, poi, aggiunge: "Chiediamo che venga rivista la posizione della madre della minore e che venga indagata per concorso in tentato omicidio e chiediamo che venga rivista la posizione del 31enne che aveva appuntamento con la minore. Le indicazioni che lui ha dato sul suo presunto abbigliamento hanno condizionato questo tragico epilogo per Davide".

Il pellegrinaggio a San Luca per Davide

Per dare un segnale di vicinanza e solidarietà a Davide e alla sua famiglia gli amici e i tifo si del Bologna hanno organizzato, domani, un pellegrinaggio a San Luca come avvenne per Sinisa durante il primo ricovero in ospedale. L’appuntamento è alle 10 al Meloncello e, come si legge sulla pagina Facebook dell’evento, l’invito è aperto a chiunque volesse partecipare: "Amici e tifosi rossoblu per chi volesse accompagnare e affidare con la preghiera il nostro amico tifoso del Bologna Davide, che versa in condizioni gravi di salute e per tutti coloro che soffrono a causa di violenze ci diamo appuntamento alle 10 al Meloncello per salire in pellegrinaggio al Santuario della Madonna di San Luca. Forza Davide e forza Bologna".Pederzini

 

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