DAVIDE MINGHETTI
Cronaca

Fine Ramadan e lo stop alle lezioni: “Nessuna richiesta a Unibo, solo un augurio”

Yassine Lafram (presidente Ucoii e della Comunità islamica di Bologna) commenta il dibattito dopo la proposta di alcuni studenti musulmani: “E’ un gesto che deve partire spontaneamente dalle istituzioni. I ragazzi sanno che non ci sono i tempi per annullare l’attività didattica, ma l’Università resta un ambiente flessibile”

Il presidente dell'Ucoii e della Comunità islamica bolognese Yassine Lafram (foto ANSA)

Il presidente dell'Ucoii e della Comunità islamica bolognese Yassine Lafram (foto ANSA)

Bologna, 9 aprile 2024 – Mancano poche ore alla fine del Ramadan: questa sera, infatti, i musulmani termineranno il periodo sacro dedicato alla preghiera e al digiuno e domani a pranzo festeggeranno l’Eid-al-fitr, una delle principali festività del mondo islamico. 

Intanto, in città tiene banco il dibattito riguardante un possibile stop delle lezioni universitarie per permettere agli studenti musulmani di festeggiare con la propria famiglia. La proposta è arrivata dai dai Giovani musulmani d'Italia, a cui ha fatto seguito la risposta del rettore Unibo. In sostanza, Molari ha precisato che il calendario didattico viene preparato in anticipo rispetto alle feste nazionali, ma gli studenti sono liberi di festeggiare.

Il rettore ha poi specificato di non avere ancora ricevuto una richiesta formale da parte dei giovani. Richiesta che, però, potrebbe non arrivare mai: secondo il presidente dell’Ucoii e della Comunità islamica bolognese Yassine Lafram, si è trattato più di un augurio, visto anche il poco tempo a disposizione per spostare ufficialmente un’attività didattica.

Alcuni giovani hanno chiesto l’interruzione delle lezioni nel giorno della fine del Ramadan. Cosa ne pensa? C’è la sensazione che in futuro ci possa essere un’apertura?

“Più che una richiesta, si è trattato di un augurio all’Università di Bologna. I ragazzi sanno bene che ci sono tempi e procedure burocratiche che non permettono uno stop così facile e tempestivo delle lezioni. C’è da sottolineare, però, che l’università è sempre stato un ambiente flessibile: se uno studente dovesse avere un esame durante l’Eid-al-fitr, sarebbe possibile mandare una mail al professore per chiedergli di spostarlo. E’ chiaro che deve partire però dall’università stessa, che farebbe un gesto simbolico spontaneo. Un esempio è il preside di Pioltello, che ha riconosciuto la difficoltà di fare lezione con poche persone presenti e ha deciso di chiudere la scuola. Se una scuola o un’università dovesse avere una maggioranza di studenti musulmani, potrebbe decidere di riconoscere il momento di festa per gli studenti. In generale, sta alla sensibilità della singola istituzione”.

Che cosa rappresenta la fine del Ramadan per la comunità islamica?

“Ci sono diversi momenti significativi durante il mese del Ramadan: il primo pasto della giornata, il periodo della rottura del digiuno (l’Iftar, ndr), l’ultima veglia notturna e, appunto, il momento del festeggiamento finale, l’Eid-al-fitr. Questa sera, durante la preghiera di fine Ramadan, ci sarà un momento di tristezza, poiché in questo mese ci si abitua all’idea di digiunare e pregare. Da domani, invece, si festeggia”.

E come si festeggia l’Eid-al-fitr?

“La festa inizia la mattina presto con la preghiera, successivamente si può rompere il digiuno con il pranzo in famiglia. I festeggiamenti possono anche durare più giorni. Il menu, invece, varia di paese in paese: cambiano le usanze a seconda delle tradizioni. Ad esempio, spesso vediamo durante le feste condivise dolci tipici differenti. Si tratta di uno scambio interculturale all’interno della stessa comunità islamica ed è un modo per persone di paesi diversi di incontrarsi tra loro, seppur unite da un momento condiviso di preghiera”.

Quali iniziative sono in programma in città?

“A Bologna organizzeremo l’Eid- al-fitr mercoledì 10 aprile dalle ore 7 in piazza Lucio Dalla, alla presenza anche del sindaco Matteo Lepore. Ci aspettiamo una grande partecipazione, vista anche l’enorme affluenza dell’Iftar Street, con quasi 6000 persone presenti. Quest’anno, poi, avremo quattro sale di preghiera ad organizzare l’evento. Vogliamo dare un senso di unità e unione alla comunità”. 

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