Focolaio Bologna, dopo Bartolini più controlli nelle aziende

Coronavirus, incrementati i sopralluoghi degli ispettori del lavoro dell’Ausl nelle ditte. Trovato un dipendente positivo anche alla Sda

Gli operatori sanitari dell’Ausl ieri hanno iniziato a sottoporre a tampone tutti gli ospi

Gli operatori sanitari dell’Ausl ieri hanno iniziato a sottoporre a tampone tutti gli ospi

Bologna, 29 giugno 2020 - Quasi duecento tamponi in un pomeriggio. L’Ausl ha iniziato ieri lo screening a tappeto su tutti gli ospiti dellex Hub di via Mattei. "L’obiettivo era concludere l’operazione in giornata", come ha spiegato il direttore del dipartimento di Salute pubblica Paolo Pandolfi, "ma alcuni ospiti non c’erano e quindi dovremmo tornare per concludere i test".

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Un’attività resa necessaria dalla scoperta di otto positivi al Covid-19 tra i migranti che vivono nel Cas, due dei quali dipendenti saltuari della ditta di logistica Bartolini che si trova, come il centro per migranti, in zona Roveri.

Il cluster della Brt registra 107 positivi, 79 lavoratori e 28 famigliari, a seguito dei 328 tamponi effettuati negli scorsi giorni, dopo l’individuazione del focolaio. Un altro lavoratore positivo, caso isolato e non legato al focolaio Brt, è stato poi individuato anche tra i dipendenti della ditta di consegne Sda. A Cento invece, sempre per Bartolini, due positivi.

Una questione che ha portato l’Ausl a incrementare i controlli nelle aziende, per monitorare che i dipendenti siano attrezzati per lavorare in condizioni di sicurezza, nel rispetto del distanziamento sociale e delle norme igieniche.

Un monitoraggio fatto attraverso l’invio a sorpresa - e in maniera periodica - degli ispettori del lavoro nelle ditte del territorio. Già prima della scoperta del focolaio alla Bartolini, sia l’Ausl che i carabinieri - del Nas e del Nil, il nucleo per la tutela del lavoro - erano impegnati nello specifico servizio.

"A seguito dei diversi casi di contagio registrati e isolati nella ditta alle Roveri – puntualizza Pandolfi – abbiamo aumentato ancora di più i sopralluoghi dei nostri ispettori, che rivestono la funzione di ufficiali di polizia giudiziaria, per verificare l’attento e scrupoloso rispetto delle regole. In generale, l’opinione è che la gran parte delle aziende lavorino in maniera conforme e attenta".

Al di là dei casi, una circostanza verificata anche alla Bartolini, dove a seguito dei sopralluoghi effettuati dall’Ausl assieme ai militari dell’Arma, si è optato per non chiedere la sospensione temporanea dell’attività. Chiusura che invocavano a gran voce i sindacati.

Ora, invece, ad essere invocata, da più parti, è la chiusura dell’ex Hub di via Mattei. "Ci auguriamo che i casi positivi al centro migranti siano solo gli otti già individuati – dice il deputato di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami –. Ma è una speranza davvero labile. Nell’attesa di conoscere l’esito dei tamponi su tutti gli ospiti - circa 200 persone - mercoledì presenterò un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, per chiedere la chiusura dell’ex Hub e anche per avere un quadro trasparente di come sono andate le cose nel centro migranti. I tempi e le circostanze non mi tornano: se i due ospiti lavoratori della Bartolini non sono collegati agli altri sei contagi, questi come si sono originati? Da quanto tempo c’è il focolaio all’ex Hub?".

Domande che il deputato si è posto anche ieri mattina, durante un visita in zona ex Cie: "Ho parlato con alcuni residenti – spiega Bignami –. Mi hanno detto che anche durante il lockdown vedevano gli ospiti giocare a pallone, socializzare, mentre agli altri era imposto di star chiusi in casa. La verità è che questa struttura - e non lo diciamo solo noi, ma anche rappresentanti di opposte visioni politiche - non è adeguata. L’hub va chiuso e va superato questo sistema di accoglienza".

In attesa che emergano i risultati dei tamponi al Cas e circoscritta la questione Bartolini, ieri i nuovi contagi registrati nel Bolognese sono stati quattro (21 in tutta la regione), di cui uno solo con sintomi. Purtroppo, si conta anche il decesso di un uomo, mentre in Emilia-Romagna sono guarite altre 19 persone.

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