ANDREA ZANCHI
Cronaca

Torre Garisenda transennata a Bologna. "Governo in campo per salvarla. Il Comune ha perso tempo"

Borgonzoni, sottosegretaria alla Cultura: "Pronti 5 milioni del Pnrr". Residenti preoccupati. Il centrodestra: lì sotto passano troppi autobus

La Garisenda transennata. Nel cerchio, la sottosegretaria Borgonzoni

La Garisenda transennata. Nel cerchio, la sottosegretaria Borgonzoni

Bologna, 23 ottobre 2023 – Sono passati appena una decina di giorni da quando Lucia Borgonzoni, sottosegretaria leghista alla Cultura, aveva lanciato l’allarme sulla Garisenda dopo un incontro a Bologna con la soprintendente Francesca Tomba e il sindaco Matteo Lepore (Pd). Oggi, con l’area sottostante le Due Torri transennata almeno fino a venerdì, ribadisce: "I dati sulle oscillazioni ci preoccupano. E forse, da parte del comitato scientifico comunale che si occupa della conservazione della torre, c’è stata una sottovalutazione della situazione".

Come sta la Garisenda?

"La torre non solo pende, come tutti sanno, ma è soggetta a un movimento di torsione che aggrava la sua condizione. I dati delle ultime settimane e la decisione di perimetrarne l’area sottostante sono la testimonianza di una situazione peggiorata".

Ci sono pericoli di crollo?

"Intendiamoci: non è che la torre possa cadere da un momento all’altro, però potrebbe verificarsi un piccolo distacco di materiale".

Proprio questo rischio ha spinto la Soprintendenza a inviare la lettera al Comune nella quale si invitava Palazzo d’Accursio ad adottare tutte le misure per la manutenzione.

"La lettera è un passaggio di routine, in casi come questi. Ma certamente la chiusura è stata dettata dall’analisi dei dati delle ultime settimane e per permettere ai tecnici di capire a fondo qual è la situazione".

Ma è possibile che, fino a una decina di giorni fa, nessuno ne fosse a conoscenza? Esiste anche un comitato scientifico dedicato alla Garisenda…

"A dare l’alert al Ministero è stata, qualche mese fa, la soprintendente Tomba, subito dopo essere entrata nel comitato scientifico di monitoraggio. È grazie alle sue segnalazioni che mi sono attivata immediatamente per ottenere i 5 milioni di euro del Pnrr. Le sue sensibilità e attenzione ci hanno permesso di accedervi giusto in tempo".

Dal comitato, o dal Comune, non erano mai arrivate segnalazioni sulla Garisenda?

"Temo che il comitato si sia perso più in discussioni interne che ad andare a fare analisi sul campo per capire il livello di rischio. Forse c’è stata una sottovalutazione della situazione, perché le indicazioni che si dovesse intervenire, e anche con urgenza, sono arrivate grazie alla soprintendente e alla direzione generale del Ministero dopo il loro ingresso nel comitato. Prima ci sono arrivati gli alert sulla necessità di fare altri controlli, poi analisi più approfondite sullo stato della Garisenda e, infine, ci siamo attivati per arrivare a questo primo stanziamento di 5 milioni. Di solito il percorso è inverso, sono i Comuni e gli enti locali a segnalare le criticità al Ministero, e non viceversa".

In quali tempi sapremo se l’area sottostante alle Due Torri dovrà restare chiusa?

"Dovremmo avere un quadro chiaro della situazione a metà settimana. Poi la partita passerà nelle mani della Protezione civile, che in base ai dati aggiornati, deciderà il da farsi sul fronte della sicurezza. E capiremo anche che tempistiche ci saranno per gli interventi da parte nostra: se serviranno altri studi, se basterà installare una serie di paletti per risolvere il problema in attesa di un intervento risolutivo oppure se servirà altro".

Cinque milioni di finanziamento basteranno?

"Vedremo, lo capiremo solo dalle analisi e dai dati dei monitoraggi in corso. Di sicuro il budget del bando dei fondi Pnrr è più alto e i cinque milioni si possono aumentare, se serve".

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