Giulia e Alessia Pisanu travolte dal treno a Riccione: tante domande ancora senza risposta

Un mese fa la tragedia delle due sorelle di 15 e 17 anni. Le ricostruzioni, le testimonianze, il dolore: cosa sappiamo

Riccione, 31 luglio 2022 - Un mese oggi. Tanto è trascorso dalla tragedia alla stazione di Riccione. Da quelle 7 di mattina del 31 luglio quando le sorelle bolognesi Giulia e Alessia Pisanu, di 17 e 15 anni, sono morte insieme sui binari della stazione rivierasca, colpite in pieno ai 200 orari da un Frecciarossa che transitava per lo scalo sull'asse Pescara-Milano. Un mese di dolore, inimmaginabile, terribile, per una famiglia distrutta dal lutto dopo la scomparsa di due figlie, sorelle.

Giulia e Alessia Pisanu, travolte dal treno a Riccione un mese fa
Giulia e Alessia Pisanu, travolte dal treno a Riccione un mese fa

E non è vero che il tempo guarisce tutte le ferite. Lo squarcio lasciato nei parenti e amici dalla scomparsa di Giulia e Alessia non si può rimarginare. Loro che a Riccione erano arrivate per la prima volta in treno, dopo che il padre Vittorio quel sabato maledetto non si era sentito bene. Giulia e Alessia ci tenevano a quella serata in Riviera, ad andare alla discoteca Peter Pan e lui, Vittorio, aveva detto: "Ma sì, facciamo così per questa volta, prendete il treno". Dirette verso il divertimento alla disco di Misano, dove le due erano arrivate sole e in cui durante la permanenza nel locale, a Giulia qualcuno aveva anche rubato la borsa col telefono.

La serata in discoteca

Una trama di un destino crudele che, all'uscita dal Peter Pan, aveva costretto le due sorelle alla disperata ricerca di un passaggio per tornare in stazione e salire sul treno di ritorno che le avrebbe riportate a Bologna. Quel passaggio arriva da un ragazzo di 24 anni visto poco prima nel locale. A bordo della sua auto le sorelle Pisanu tornano allo scalo di Riccione, ma prima vogliono avvertire il genitore. A Giulia hanno rubato lo smartphone, Alessia ne ha uno datole proprio dal padre, aziendale, ma è scarico. Col telefono del 24enne le due sorelle riescono attorno alle 6.30 a fare un'ultima chiamata a papà Vittorio: "Stiamo bene, stiamo tornando a casa". L'ultimo saluto. Poi l'arrivo ai binari e quegli ultimi tremendi minuti in cui si consuma la tragedia.

L'incidente

"Una ragazza bellissima mi chiede dove sia il bagno". "Con lei una ragazza vestita di verde tiene le scarpe in mano e cammina scalza". I testimoni sono l'unico specchio degli ultimi istanti, poiché le telecamere della stazione inquadrano solo il momento in cui le sorelle Pisanu entrano nello scalo. Non il momento dell'impatto. "Le ho viste sui binari. Una tentava di salvare l'altra". E' questa la ricostruzione di dodici secondi, il brivido di un sospiro in cui intercorre ciò che ha separato due sorelle di 17 e 15 anni dalla morte. Questo quanto riferito dal macchinista del Frecciarossa agli investigatori, un attimo prima che Giulia e Alessia vengano investite e uccise dal treno.

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Le testimonianze

"Due ragazze sui binari, ho urlato loro di venire via, ma era troppo tardi", le parole balbettate neanche un'ora dopo l'incidente dal gestore del bar della stazione, uno dei, pochi, testimoni dell'accaduto, su cui si è basata la ricostruzione da parte della polfer. Dall'urto in poi, il caos. Giornalisti, curiosi, forze dell'ordine, soccorritori. Tutti, ma proprio tutti vogliono sapere cosa abbia spinto Giulia a scendere per prima sui binari - secondo le ricostruzioni -, prima che la sorellina Alessia tentasse di riportarla in salvo sedendosi sulla banchina e tentando disperatamente poi di evitare il treno, troppo tardi. Quella motivazione, a un mese dall'accaduto, non c'è e non ci sarà mai.

Le indagini

Perché le indagini sull'accaduto si sono aperte e chiuse in una manciata di giorni. Impossibile effettuare esami autoptici sui cadaveri, il materiale biologico non c'è. Gli inquirenti non ravvisano responsabilità in quanto successo e la Procura il giorno dopo l'incidente ha già assolto le misure di sicurezza della modernissima stazione di Riccione. Ma mentre la dinamica si sbroglia, il dolore s'infittisce e venerdì 5 agosto è il giorno del dolore più grande per chi ha amato e ama Giulia e Alessia Pisanu.

I funerali di Giulia e Alessia

Alla chiesa di Castenaso, dove le due sorelle abitavano con il padre, centinaia di persone si riuniscono vestite a lutto per sostenere nel momento più duro papà Vittorio, mamma Tania, la sorella Stefania, nonna Giulia e Tatiana e tutti i parenti. Con una cerimonia struggente, le due bare bianche deposte davanti all'altare della chiesa, si svolge l'ultimo saluto a Giulia e Alessia. Castenaso è in lutto cittadino e ancora adesso è in ballo una commemorazione congiunta con il Comune di Riccione. Perché non c'è mese, non c'è tempo che possa anche solo smussare una tragedia tanto grande. Ma c'è memoria per perpetuare l'amore. L'amore di un padre, di una famiglia, di una comunità intera, per Giulia e per Alessia.

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