NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

La ricetta di Piantedosi: "Decine di agenti in arrivo. E controlli ancora più serrati in piazza XX Settembre"

Il ministro dell’Interno al comitato in Prefettura: "Nel mirino le ore ’calde’ del crimine". Lepore: "Pattuglie appiedate per rassicurare i cittadini e intervenire quando serve".

La ricetta di Piantedosi: "Decine di agenti in arrivo. E controlli ancora più serrati in piazza XX Settembre"

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ieri al vertice sulla sicurezza in Prefettura a Palazzo Caprara

Ridefinire il piano di controllo del territorio, con provvedimenti "straordinari come le ordinanze contingibili e urgenti, già adottate in passato, ad esempio in Montagnola". E poi incrementare gli organici delle forze dell’ordine, con "qualche decina di unità" - ulteriore alle assegnazioni già effettuate per coprire il turnover dei pensionamenti - in arrivo entro fine anno, "per avviare un percorso di ‘ripopolamento’" del personale di polizia, carabinieri e Finanza, "e creare un trend positivo".

Questo il progetto del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, concordato con tutti gli attori del comitato per l’ordine e la sicurezza ieri mattina a palazzo Caprara. La visita del numero uno del Viminale era attesa in Prefettura dopo l’ennesimo, tragico, atto di violenza avvenuto in piazza XX Settembre. Dove lo spaccio, il degrado e la presenza di soggetti pericolosi e senza nulla da perdere è diventata la cupa quotidianità, sfociata, la scorsa settimana, nell’ennesimo omicidio all’arma bianca. Questa volta a perdere la vita è stato un giovane ivoriano, Mamadou Sangare, di 26 anni. A colpirlo Alpha Ousmane Diallo, un guineano di 25 anni, rintracciato da carabinieri ed esercito mentre dormiva in strada in via Carracci. A maggio scorso, una rapina era costata la vita di Montez Alibi, ventunenne di origine tunisina incensurato, ucciso in Montagnola da un connazionale diciassettenne che voleva rubargli la bicicletta.

Episodi estremi, punta dell’iceberg di violenze - in particolare accoltellamenti - quasi quotidiane, contro cui le forze dell’ordine lottano con tutti i mezzi a disposizione. Che, all’evidenza dei fatti, però, non bastano. Ed ecco quindi il nuovo approccio, che sarà testato già dai prossimi giorni.

Prima di tutto, le forze in campo. Come ha spiegato il ministro Piantedosi, "dall’1 gennaio 2023 al primo semestre 2024 Bologna ha avuto un ripianamento complessivo dell’organico" delle forze dell’ordine. Che si è concretizzato nell’assegnazione di "più di 800 unità tra polizia e carabinieri, e se aggiungiamo la Guardia di finanza arriviamo quasi a mille", precisa Piantedosi che adesso pensa "di avviare un percorso di ‘ripopolamento’ e di creare un trend positivo, facendo in modo che ci siano più persone immesse rispetto a quelle che vanno in pensione". Durante il comitato, alla presenza del prefetto Attilio Visconti, del sottosegretario Nicola Molteni, del sindaco Matteo Lepore e dei vertici delle forze dell’ordine, è stata fatta "un’analisi di maggiore dettaglio di alcuni fenomeni che si presentano qui, non molto dissimili da quelli di altre città, e abbiamo deciso quella che era già una programmata destinazione di risorse aggiuntive nelle prossime settimane, prima in via straordinaria, poi anche stabilmente". Risorse che serviranno per "offrire strumenti alle forze che operano sul campo, non solo in termini di prevenzione e repressione dei reati, ma anche per evitare, ad esempio, stazionamenti pericolosi". Questa, aggiunge poi il ministro, "sarà anche la cornice di servizi aggiuntivi più intensi nelle fasce orarie in cui, statisticamente, si registrano maggiormente certi reati". Le aree critiche sono state individuate non solo in piazza XX Settembre, ma anche nelle strade limitrofe, come via Galliera e via Boldrini, e nella Bolognina. Luoghi dove i problemi "ci sono sempre stati", pur con "variazioni e picchi", come rimarca Piantedosi, sottolineando allo stesso tempo "l’attenzione costante, la piena sinergia e la piena condivisione degli obiettivi" tra istituzioni. Come ha confermato il sindaco Lepore, che nell’incontro ha chiesto "che non ci siano più presidi fissi che non intervengono, ma che venga dato agli uomini delle forze dell’ordine l’ingaggio di poter affrontare le situazioni, ma soprattutto di svuotare le piazze dello spaccio dai pusher che importunano le persone e compiono anche atti violenti. Ci saranno truppe appiedate della polizia e dei carabinieri, con anche il supporto della polizia locale, che gireranno, parleranno coi cittadini e grazie a queste ordinanze potranno anche intervenire per evitare che ci siano questi stazionamenti in alcune zone".