
Filippo Galeotti, rappresentante Coldiretti, nella ditta attaccata dai lupi
Un risveglio drammatico, quello di martedì, per un agricoltore della Bassa bolognese che ha rinvenuto, poco dopo l’alba, molti animali da cortile sbranati, nella notte, da alcuni lupi.
I fatti sono avvenuti in un’azienda agricola, associata Coldiretti, di Budrio, la ditta di Giuliano Cesari in via Passo Pecore di Cento. Alla sera del lunedì tutto ero in ordine e gli animali, tutti volatili, scorrazzavano felici nel cortile. Nella notte, però, un branco di lupi si è addentrato nella proprietà e, complice il buio, ha fatto razzia di animali, mangiandone alcuni e lasciandone altri martoriati e smembrati a terra. Ad accorgersene, poco dopo l’alba di martedì, il proprietario. L’azienda ha svariati animali da cortile, in un’area opportunamente recintata, ma la stessa recinzione, da quanto appurato, è stata scaltramente aperta dai lupi. I predatori non hanno attaccato la recinzione, ma forzato, a spinta, il cancellino pedonale.
Ben dieci oche, tre anatre e circa una decina di galline sono state sbranate, coi resti, appunto, in gran parte lasciati a terra. Della vicenda, ovvero dell’ennesimo attacco di parti di lupi ad animali da cortile nella pianura bolognese, sono stati informati tutti gli enti preposti.
Dall’azienda colpita dichiarano: "Si erano già visti in questi ultimi mesi da queste parti, ma mai si erano spinti nel centro aziendale. Siamo molto dispiaciuti per la perdita dei capi, non tanto per il valore economico, ma per la preoccupazione per il futuro della nostra attività zootecnica; dopo i danni del meteo degli ultimi anni anche la presenza del lupo in questo territorio duramente già provato, non ci voleva". A parlare del fatto, a supporto dell’agricoltore colpito da questa razzia, anche la stessa associazione Coldiretti Bologna: "Vogliamo esprimere grande preoccupazione per l’aumento della popolazione di lupi, evidenziando le gravi conseguenze per gli allevamenti e la sicurezza delle comunità rurali. Si segnala un incremento costante degli attacchi agli animali soprattutto di aziende zootecniche che possono avere per questi esemplari fonte di cibo di pronta appetibilità, con numerosi avvistamenti di lupi non solo in zone agricole montane o collinari ma come in questo caso in pianura. Siamo al fianco delle amministrazioni comunali, della Regione, delle Asl e delle forze di polizia forestali per attuare un percorso di ‘gestione’ di questa specie".
Nell’ultimo periodo, tra Budrio, Minerbio e Granarolo, si sono tenuti anche svariati incontri tra istituzioni e cittadini su come comportarsi e come gestire situazioni analoghe.
Zoe Pederzini