Nuove Brigate Rosse, lettera di minacce al sindaco di Bologna Virginio Merola

Bologna, 11 novembre 2020 - La lettera delle sedicenti Nuove Brigate Rosse, che minacciano attentati se non si ripristineranno le condizioni di normalità pre Covid, è arrivata una settimana fa anche sulla scrivania del sindaco Virginio Merola. Il primo cittadino ha subito informato del contenuto Prefettura e Questura, consegnando la lettera, un testo fotocopiato, con l’intestazione delle storiche Br e la stella a cinque punte. Nella missiva viene indicata anche una data particolare in cui, se le condizioni indicate nel testo non verranno soddisfatte, verranno attuate le minacce. Una lettera identica a quella recapitata al sindaco di Ferrara Alan Fabbri e a quelle arrivate, ieri, ad altri sindaci della regione. La Digos è al lavoro per individuare il mittente, capire se si tratta di una sola persona e cercare di stabilire quanto di pericoloso effettivamente ci sia nel messaggio, o se si tratti solo del gesto irresponsabile, ma senza concretezza, di un soggetto esasperato dal difficile momento. L’attenzione è comunque massima e i poliziotti stanno lavorando senza sottovalutare alcun aspetto.

Nuove Brigate Rosse, minacce a Bonaccini e 5 sindaci dell'Emilia Romagna - Andrea Gnassi minacciato dalle nuove Brigate Rosse Intervistato sulla missiva arrivata al sindaco Fabbri, Lorenzo Biagi, figlio del giuslavorista Marco, ucciso dalle vere Nuove Br sotto casa sua, in via Valdonica, il 19 marzo del 2002, ha commentato: "Trovo di una gravità estrema utilizzare la pandemia e la crisi sanitaria per destabilizzare il mondo politico con minacce come quelle riportate nella lettera al sindaco: il fine ultimo, ora come allora, è quello di approfittare di un’evidente tensione sociale per fini politici. Ma per quanto mi allarmi la cosa, allo stesso tempo, me lo conceda, non mi sorprende".

Fabbri, ecco la lettera di minacce: "Covid, aprite tutto". Firmato ‘Brigate Rosse’