NICOLA BIANCHI
Cronaca

Omicidio Gaggio Montano notizie, il marito di Natalia disperato: "Dovevo accompagnarla"

Luigi Bernardini ricostruisce i rapporti tra la moglie Natalia Chinni e il presunto assassino, il cugino Fabio Ferrari, arrestato: "Lui si comportava come se tutto fosse suo"

Omicidio Gaggio Montano: la vittima Natalia Chinni e il presunto assassino Fabio Ferrari

Omicidio Gaggio Montano: la vittima Natalia Chinni e il presunto assassino Fabio Ferrari

Bologna, 15 dicembre 2021 - Luigi, lo hanno arrestato... Dall’altra parte del telefono si sente un lungo singhiozzare. Qualche secondo, un sospiro ed ecco la voce tremolante che esce a fatica. "Ma mia moglie non me la riporterà più indietro nessuno". Luigi Bernardini è il marito di Natalia Chinni e, racconta, la notizia dell’arresto del cugino della ex insegnante uccisa, Fabio Ferrari, l’ha saputa ieri all’alba, da internet. Luigi, un mese e mezzo dopo quel maledetto giorno, l’indagine è arrivata a un punto fermo... "Ringrazio tutte le forze dell’ordine e la Procura per il lavoro che hanno fatto fino a qui. Spero sia solo l’inizio anche se per me non cambierà proprio nulla".

Omicidio Gaggio Montano: la vittima Natalia Chinni e il presunto assassino Fabio Ferrari
Omicidio Gaggio Montano: la vittima Natalia Chinni e il presunto assassino Fabio Ferrari

Omicidio di Gaggio Montano, l'addio a Natalia e i misteri del giallo Ferrari è stato indagato fin dall’inizio, da quel 29 ottobre lo ha mai incontrato? "Mai visto, da quel giorno non ho mai avuto la forza di salire a Santa Maria Villiana, nella nostra seconda casa". Cosa ricorda del 29 ottobre? "Natalia andò via alle 7.45, mi salutò e mi disse che sarebbe tornata alle 11 per il pranzo. Alle 11.30 mio figlio mi chiamò perché ’la mamma non è ancora arrivata’. Lo tranquillizzai, vedrai, gli dissi, che si è fermata un po’ di più, pensai che forse aveva i soliti lavoretti da sbrigare. Ma le ore trascorrevano e lei non si vedeva. L’abbiamo chiamata e non rispondeva". Così vostro figlio ha deciso di andare a cercarla... "Alle 18 ho detto a Federico di partire, da quel momento non ho più sentito nemmeno lui. Il telefono non prendeva lassù. Allora ho deciso di andare a mia volta e quando sono arrivato ho visto l’inferno. C’erano carabinieri ovunque, ho capito subito che qualcosa di grave a mia moglie era accaduto. Lì la mia vita è finita".

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E’ stato Federico a ritrovare il corpo, non è vero? "Sì, quando è entrato in casa l’ha vista distesa e coperta di sangue. La portiera della macchina era aperta, forse Natalia era pronta a tornare a casa da noi quando è stata uccisa. Era aperta anche la porta della tavernetta". Secondo Procura e carabinieri, ad ucciderla sarebbe stato suo cugino Ferrari, dirimpettaio di Natalia. Tra di loro che rapporto c’era? "Da anni nessuno. Ognuno si faceva i fatti suoi, quando lo vedevamo, andavamo per la nostra strada e lui per la sua. Accompagnavo quasi sempre Natalia in quella casa, ma quella mattina la lasciai andare da sola. Questo mi fa stare ancora più male". Tra lei e il cugino però in passato ci furono diversi problemi di vicinato... "Abbiamo terreni e una corte grande in comune. Ma quello che è di tutti, per lui è solamente suo. E si comporta di conseguenza. Così sono iniziati i litigi con mia moglie, così potrebbe essere accaduto anche quella mattina maledetta". Si spieghi meglio. "Natalia potrebbe avergli fatto notare qualcosa che non andava, un suo comportamento sbagliato. Quel rimprovero potrebbe avere scatenato tutto. Lui è un soggetto molto particolare, lo è sempre stato. Convinto che esista solo lui e tutto il resto sia m... Un pazzo, una persona imprevedibile. Mia cognata che fa la psichiatra a volte rinunciò a capire certi suoi comportamenti. Per ogni cosa che fa deve esserci un tornaconto. Sempre". Lui aggredì mai Natalia? "No, mai". Si è chiesto perché l’avrebbe uccisa? "Ripeto, mia moglie potrebbe avergli fatto notare qualcosa di sbagliato. Ma è solo una ipotesi, purtroppo quella mattina l’ho lasciata sola". Ora cosa si augura? "Che se davvero è stato lui, allora che possa soffrire come minimo come ha sofferto la mia Natalia. Era tutta la mia vita, 65 anni uno accanto all’altra. Spero sia fatta giustizia per lei anche se la mia vita è stata spazzata via con mia moglie".

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