Omicidio di San Giovanni in Persiceto. A breve l’autopsia sul corpo. La moglie oggi davanti giudice

Se l’arresto sarà convalidato, la donna sarà messa ai domiciliari in una clinica apposita. Per il momento è piantonata al Sant’Orsola. Già sentito dagli inquirenti il figlio della coppia

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San Giovanni in Persiceto (Bologna), 6 febbraio 2023 – È ancora ricoverata in ospedale Carla Grazia, la settantaseienne accusata di avere ucciso a coltellate il marito Renzo Marchesi, che avrebbe compiuto 79 anni proprio oggi, a bordo della loro auto in un parcheggio della zona industriale di San Giovanni in Persiceto, venerdì sera scorso.

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La donna, dopo essere stata curata al Maggiore a causa delle ferite che si era autoinflitte nel tentativo di togliersi la vita dopo l’aggressione al marito, è stata trasferita al Sant’Orsola (per motivi logistici) e lì è tuttora piantonata dai carabinieri, in arresto. E sempre lì, nella sua stanza, le farà questa mattina visita il giudice dell’udienza preliminare per l’udienza di convalida del suo arresto. Accanto alla donna, che è stata ritenuta in grado di gestire l’interrogatorio e, se lo vorrà, rispondere alle domande del gip, ci sarà anche il suo avvocato di fiducia oltre che il pm titolare del fascicolo, il sostituto procuratore Francesca Rago.

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Se la misura cautelare dell’arresto verrà convalidata, la donna sarà messa ai domiciliari, come richiesto dalla Procura; siccome non può abitare da sola a causa delle sue condizioni e per il rischio che possa tentare nuovamente di farsi del male con gesti autolesionistici, verrà probabilmente selezionata per lei una struttura idonea ad accoglierla e prenderla in custodia una volta naturalmente che l’anziana verrà dimessa dall’ospedale.

Nel frattempo , gli inquirenti hanno sentito l’unico figlio della coppia. Allo stato, non ci sarebbero elementi tali da fare sospettare ricostruzioni diverse rispetto a quelle ipotizzate dall’accusa, su quanto accaduto l’altra notte nel parcheggio di via Sabin.

Carla , esasperata a causa delle condizioni di salute sempre più precarie e invalidanti del marito, da tempo malato di Parkinson, dopo avere lasciato bigliettini di scuse per il figlio sia nel proprio appartamento sia a bordo dell’auto in cui si è consumata la tragedia, avrebbe acquistato al supermercato due coltelli da cucina e con questi avrebbe poi ucciso il marito, sul sedile del passeggero, per poi colpirsi a propria volta. È stata però soccorsa in tempo, dai sanitari del 118 allertati dal figlio, cui la donna aveva telefonato in uno stato molto alterato. Attesa a giorni l’autopsia sul corpo di Renzo.

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