Paolo Borri, il funerale dell’oculista trovato morto: “Eri un uomo dal cuore grande"

Una folla commossa di amici e parenti lo ha accompagnato nell’ultimo viaggio. La sua morte è ancora avvolta nel mistero

Ieri l'ultimo saluto a Paolo Borri

Ieri l'ultimo saluto a Paolo Borri

San Lazzaro (Bologna), 12 marzo 2023 – Una folla silenziosa e raccolta si è radunata ieri mattina, nella chiesa di san Disma di via Seminario, alle Mura San Carlo, frazione di San Lazzaro di Savena, per i funerali di Paolo Borri. L’oculista 66enne, originario dell’aretino, è stato trovato morto il 25 febbraio proprio lì vicino, nel giardino della sua villetta, sempre su via del Seminario. È morto per un colpo di pistola alla testa in circostanze poco chiare tanto da far aprire alla Procura di Bologna un fascicolo per omicidio contro ignoti. Ma ieri mattina di questo giallo e dei dubbi che aleggiano sulla morte del rinomato oculista bolognese non c’era traccia. C’era solo il dolore dei familiari, la sorella e il cognato venuti dal Rhode Island, degli amici, dei tanti pazienti che frequentavano il suo studio a San Lazzaro, e dei compagni di classe, la 5G del liceo classico Minghetti di Bologna. Erano circa un centinaio le persone che hanno voluto salutare un’ultima volta Borri. Il feretro è arrivato cosparsa di rose colorate. Nel santino in ricordo del 66enne, poi, oltre a qualche iconografia religiosa a cui Paolo era affezionato, una sua foto: sorriso accennato, abito scuro, capelli composti e papillon.

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"Perchè Paolo era così - raccontano alcuni amici fuori dalla chiesa -. Paolo era una persona mai fuori luogo, sempre elegante, introverso, ma dal grande cuore. Era un grande e stimato professionista (specializzato in astigmatismo, ndr) che trovava il tempo anche per dedicarsi alla beneficenza. Si premurava sempre di aiutare, nel suo campo, ovvero l’oculista e l’optometria, chi aveva difetti di vario genere senza potersi permettere visite e cure specialistiche, anche all’estero in paesi svantaggiati".

Ed è proprio su questo tema che lo stesso parroco delle Mura San Carlo ha voluto fare l’omelia per dare l’estremo saluto a Borri: "C’è un particolare passaggio del Vangelo che, in questi giorni, mi ha fatto pensare a Paolo. Un passaggio, un testo, in cui Gesù dà la vista a chi non l’aveva o l’aveva persa. Paolo ha dedicato la vita a dare la vista, una vista migliore sulla vita, a chi aveva qualche difetto. E questo è stato un grande dono che ha fatto ai tanti che oggi sono qui a salutarlo. Ora, però, non bisogna solo vedere, bisogna guardare a pieno e fino in fondo. Guardando la vita, e comprendendo il messaggio di Gesù, si riuscirà ad accettare l’immenso dolore che la morte di Paolo ha lasciato dentro tutti coloro che lo amavano".

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