Due app ‘al femminile’ per vivere al meglio sul posto di lavoro. La vincitrice, Corporate App, è stata realizzata da cinque studentesse dell’Università Federico II di Napoli e introduce premi per incentivare spostamenti casa-lavoro intelligenti e stili di vita sani. Subito dietro My Helpy, una app per comunicare in tempo reale con l’azienda (comprese le situazioni di disagio, elaborate in forma anonima da una intelligenza artificiale) creata da un team di studentesse del Politecnico di Bari. Si è chiuso così ieri nella sede Philip Morris di Valsamoggia la prima edizione di "Women Shape the Future", l’hackathon alla ricerca di soluzioni sostenibili organizzato da Philip Morris in collaborazione con Codemotion e Meditech, col patrocinio delle regioni Puglia e Campania. Otto gli atenei delle due regioni che hanno partecipato al contest. "Si parla molto di parità di genere e sviluppo dei talenti. C’è ancora una sfida sulla parità di genere nel mondo del lavoro, soprattutto in termini di materie Stem" ha spiegato Gianluca Tittarelli di Philip Morris introducendo la giornata, a proposito delle facoltà riunite nell’acronimo Stem: scienze, tecnologia, ingegneria matematica.
"Ancora oggi materie e professioni Stem sono considerate prettamente maschili", ha sottolineato Tittarelli citando le conseguenze di questo approccio dal punto di vista delle carriere. "Nella nostra azienda più del 30% dei nostri quadri dirigenti sono donne- ha chiarito la Ceo di Codemotion Chiara Russo- oggi è tutto guidato dalla tecnologia, quindi scegliere un percorso di studi in questo settore vuol dire darsi la possibilità di diventare protagonisti di ciò che sta avvenendo. Peraltro ci sono grandi opportunità: solo in Europa c’è un milione di posizioni vacanti per sviluppatori di software". Corporate App: il progetto vincitore dell’Università Federico II, è stata ideata da Marcella Magliocca, Francesca Silvestro, Francesca Ferraro, Alessandra Balestrieri e Chiara Pazienza. Mentre MyHelpy, la app del Politecnico di Bariè firmata da quattro studentesse delle facoltà di informatica e Ingegneria informatica e dell’automazione: Alessandra Maria Bonavita, Bianca Di Bitetto, Barbara Cino e Kiranjit Kaur.
g.m.
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