Strisce blu a Bologna: "Targhe dei residenti già registrate". Ma poi arriva una raffica di multe

Comune e Bomob avevano precisato in un volantino: "Non va ritirato né esposto alcun tagliando" Ma in via Pelizza da Volpedo anche chi abita in zona si è trovato la contravvenzione sul parabrezza

Le nuove strisce blu in via Pelizza da Volpedo

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Bologna, 22 febbraio 2023 - Raffica di multe ai residenti in via Pelizza da Volpedo e nelle strade vicine alla Lunetta Gamberini. Le nuove strisce blu nelle zona D e M del quartiere Santo Stefano al via dal primo febbraio, annunciate lo scorso ottobre dal Comune (assieme agli stalli a pagamento al San Donato-San Vitale), avrebbero dovuto ’risparmiare’ dal pagamento della sosta chi risiede nelle vie interessate dalla novità.

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L’aveva confermato allora l’amministrazione e sul sito del Comune veniva specificato senza ombra di dubbio che "i residenti hanno diritto alla sosta gratuita, fino al secondo veicolo per nucleo familiare, in tutte le strisce blu della propria zona di appartenenza, escluse solo quelle ‘a rapida rotazione’ o ‘a tariffa intera’, a pagamento per tutti". Ma non solo. Sempre nella pagina del ’piano sosta’ del Comune si sottolinea che "i titoli per la sosta gratuita dei residenti sono due per nucleo familiare e sono dematerializzati: le targhe dei veicoli sono inserite automaticamente nella banca dati del Comune e non deve dunque essere ritirato né esposto alcun titolo". La stessa precisazione è comparsa anche nel volantino di Comune e Bomob (la società che gestisce la sosta in città) distribuito sulle auto della zona e nei vari condomini delle vie interessate ai nuovi stalli blu, in cui si comunicava che dal 1° febbraio partiva la nuova segnaletica.

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Da qui, la maggior parte dei residenti, rassicurata dalla nuova comunicazione su carta intestata, non ha fatto ulteriori indagini, ha continuato a parcheggiare l’auto sulle strisce blu e ha dormito sonni tranquilli.

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Ma nei giorni scorsi è arrivata la doccia fredda e diversi cittadini che risiedono in via Pelizza da Volpedo e nelle strade vicine si sono ritrovati sul parabrezza la contravvenzione. È andata meglio, invece, a chi ha deciso di andare oltre alla comunicazione del volantino. E, cercando informazioni sul sito del Comune, è incappato in una nuova pagina dove si spiegava la necessità (per i residenti) di richiedere il titolo virtuale di sosta, via Spid. Chi ha seguito questa procedura (non richiesta, però) non ha avuto alcuna multa.

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