GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

Tremila anni di storia sotto i magazzini Ducati

Reperti dall’età del ferro al Medioevo trovati nel cantiere del polo logistico. Esperti della Soprintendenza al lavoro per studiarli

Reperti dall’età del ferro al Medioevo trovati nel cantiere del polo logistico. Esperti della Soprintendenza al lavoro per studiarli

Reperti dall’età del ferro al Medioevo trovati nel cantiere del polo logistico. Esperti della Soprintendenza al lavoro per studiarli

Al piano terra oggi c’è il magazzino delle moto più veloci del mondo. Ma pochi metri sottoterra, diverse migliaia di anni fa c’erano le abitazioni, le fornaci, le tombe, le strade, dove fluiva la vita delle più antiche popolazioni padane. Un tempo che scorreva certamente a ritmi più lenti di quelli attuali. Insediamenti sparsi, con poche tracce lasciate a valle della via Emilia, dove ora sorge il G-Park Valsamoggia: 93mila metri quadrati di stabilimenti edificati ad iniziare dal 2023 da Glp PF Italy, oggi confluita in Ares Management Corporation, completati e interamente affittati alla Ducati, alla coop Ncv e a Tagliabue gomme. Risale a due anni fa, quando iniziarono i lavori di scavo, la scoperta di testimonianze archeologiche di lungo periodo, con tre distinte fasi che vanno dall’Età del ferro (VII secolo a. C.) all’età romana e fino al medio e basso Medioevo.

Da quel momento la società titolare dell’intervento urbanistico ha segnalato il fatto alla Soprintendenza archeologica e poi affidato l’incarico per l’assistenza archeologica alla ditta Sap Società Archeologica s.r.l. La direzione scientifica è stata svolta dalla funzionaria responsabile dottoressa Vanessa Poli, che ha anche coordinato un gruppo di studio delle evidenze e dei materiali ritrovati, restaurati grazie a un finanziamento della committenza. "Tutto quello che è stato ritrovato è stato rilevato e trasportato presso alcuni depositi. Poi sulla base di apposita convenzione, alcuni pezzi sono stati restaurati con fondi del committente. Sapevamo che si andava a operare in un territorio ad alta potenzialità archeologica, sono svariati i siti conosciuti in zona – spiega Vanessa Poli –. E’ stato impostato un rapporto positivo con uno scavo preliminare e poi in corso d’opera. Ora sono stati avviati gli studi affidati a un’équipe di ricercatori".

Intanto, è stato redatto un opuscolo sintetico, con immagini dei reperti e dei siti di ritrovamento. Quelli risalenti all’Età del ferro comprendono sepolture in necropoli e resti di attività produttiva di natura artigianale. La fase di età romana, a ridosso della via Emilia, è riconducibile a un contesto insediativo, con una strada ‘glareata’ ortogonale alla via consolare lunga 260 metri ai cui lati si sono ritrovate le fondazioni di un edificio rustico e di una fornace tra il primo secolo a. C. e il secondo secolo d. C.). Tutti insediamenti rilevati dagli archeologi di Sap insieme alle testimonianze di vita e attività d’epoca medievale, quando per effetto del dissesto idrogeologico del territorio abbandonato, seguito alla fine dell’impero romano, abitazioni e attività si attestarono a ridosso della via Emilia. Una storia ancora in gran parte da indagare da parte degli esperti coordinati dalla Soprintendenza, impegnati nella redazione di un quaderno specifico che verrà pubblicato da Sap col sostegno di Ares.

Gabriele Mignardi

Migliore viabilità
Se ci si decidesse a spostarlo altrove, poi, l'area liberata abbastanza vicino al centro potrebbe essere utilizzata per un'infinità di altri scopi: come parco, area per concerti, grandi manifestazioni