Truffa dello specchietto: aumentano le segnalazioni a Casalecchio (Bologna)

Presi di mira anziani e donne. I malviventi si approcciano con fare aggressivo. L’assessore alla Sicurezza: "Denunciate, solo così riusciamo a fermarli".

Aumentano le segnalazioni della truffa dello specchietto   nel Bolognese

Aumentano le segnalazioni della truffa dello specchietto nel Bolognese

Casalecchio di Reno (Bologna), 11 agosto 2023 – Una botta ben assestata allo specchietto di un’auto parcheggiata in via Predosa. L’attesa della vittima designata, di preferenza una donna o un pensionato, e poi un breve inseguimento. Ecco servita la truffa dello specchietto nell’ennesima variante di una partitura che può anche concludersi con un buco nell’acqua. E così è stato l’altra mattina tra Zola e Casalecchio.

FOCUS / Forzati venti garage in una notte

Poco dopo le nove un settantenne sale a bordo della sua Fiat Punto parcheggiata sotto casa. A poca distanza un’auto scura di media cilindrata lo segue a distanza ravvicinata. Prima lungo via Masini e poi per l’asse attrezzato fino alla rotonda Biagi. Il settantenne si accorge della sua presenza quando arriva nel centro di Casalecchio e specie quando da via Garibaldi l’auto che l’incalza inizia a lampeggiare insistentemente. Poi il passaggio al clacson, una mano si sporge dal finestrino come a chiedere di accostare.

"Uno dei tanti esagitati che che si trovano il mattino", pensa l’uomo della Punto che appena arriva a destinazione, nel parcheggio del municipio di via dei Mille, non fa in tempo ad aprire lo sportello che uno dei due occupanti gli è già di fronte e con un forte accento partenopeo lo fronteggia: "Con fare è stato aggressivo, mi ha detto: ‘Non ti sei accorto che mi hai urtato lo specchio? Guarda bene che anche il tuo si è rotto’ -racconta la vittima- Sul momento mi è venuto di guardare al mio specchietto ed effettivamente aveva un foro che prima non c’era. Ma io ero ben sicuro di non avere urtato nessuno. Sono stato calmo. La loro auto, era a diversi stalli di distanza, con l’autista al suo posto, anche questo poteva essere un trentenne".

Poi è andato in scena il secondo atto: "Avevo visto un servizio televisivo ed ho fiutato l’imbroglio. Mi sono detto pronto a fare la constatazione amichevole. Ho rifiutato le proposte di risarcimento al ribasso. Insisteva e solo il passaggio di una pattuglia dei vigili li ha fatti desistere". "Abbiamo avuto altre segnalazioni -conferma l’assessore alla Sicurezza Paolo Nanni- quando sono tempestive con le telecamere di videosorveglianza possiamo risalire alle auto". Gabriele Mignardi

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