Stop ai voli notturni in aeroporto a Bologna, si tratta, Bignami: "Salvare i posti di lavoro”

Giovedì il tavolo al ministero per trovare un accordo, domani invece si terrà un incontro tecnico Il primo cittadino: "Ribadiremo le nostre richieste, ma siamo pronti ad ascoltare le proposte"

Bologna, 4 giugno 2023 – Partirà domani la convocazione di un tavolo, da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per trovare un accordo tra le parti che scongiuri la chiusura totale dell’aeroporto Marconi di Bologna, tra le 11 di sera e le 6 del mattino, come chiesto a Enac ed Enav dal sindaco dem Matteo Lepore. La mossa in prima persona è del viceministro bolognese Galeazzo Bignami (Fd’I), che dopo aver dato giorni fa un via libera di massima alla richiesta del sindaco vorrebbe trovare un accordo che salvaguardi le imprese e i tanti posti di lavoro a rischio.

La lettera di Lepore: "Stop ai voli notturni all'aeroporto". Nel riquadro il ministro Galeazzo Bignami
La lettera di Lepore: "Stop ai voli notturni all'aeroporto". Nel riquadro il ministro Galeazzo Bignami

Un punto di equilibrio, che sembrava naturalmente possibile nei giorni scorsi. Ma il compromesso, che avrebbe portato allo spostamento di una decina di voli senza chiudere completamente lo scalo di notte, sarebbe diventato più complicato da raggiungere dopo gli scambi degli ultimi giorni tra Enac e Palazzo d’Accursio, con Lepore che intendeva tirare dritto e stoppare senza concessioni tutto il traffico aereo.

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Il sindaco però sarebbe ora propenso a giungere a più ‘miti consigli’, per così dire. "Ribadiremo le richieste contenute nella lettera" a Enac e Enav, ha fatto sapere ieri Palazzo d’Accursio, ma in quella sede "ascolteremo le proposte che ci vengono fatte". "Il prezzo non lo possono pagare 400 lavoratori – argomenta invece il viceministro Galeazzo Bignami, che prende in mano la situazione –. La salute dei cittadini, noi di Fratelli d’Italia lo diciamo da anni, viene prima di tutto e i sorvoli notturni non possono continuare così. Serve però un accordo, dobbiamo sederci attorno a un tavolo per cominciare a trovare delle soluzioni senza mandare sul lastrico numerose aziende e le famiglie di circa 400 lavoratori dell’aeroporto. E non possiamo nemmeno destrutturare tutti i contratti legati al traffico delle merci".

Il summit al Mit, al quale ovviamente oltre a un rappresentante del dicastero parteciperanno anche l’Enac, l’Enav con l’amministratore delegato Pasqualino Monti, il sindaco Matteo Lepore e l’ente gestore aeroporto, dovrebbe essere convocato per giovedì 8 giugno (sondato anche mercoledì 7, ma l’agenda del governo è colma di impegni istituzionali). La commissione aeroportuale prevista per domani, invece, si trasforma ufficialmente in un incontro tecnico ristretto per capire come rimodulare il traffico aereo notturno del Marconi, i risultati dell’analisi tecnica saranno messi a disposizione del Mit per giovedì. Al tavolo in piazza di Porta Pia spetterà quindi il compito più politico, per iniziare a trovare delle soluzioni che scongiurino concrete possibilità di dissesto non secondarie: dal rischio di contenziosi con le compagnie a quello di disdette di contratti merci, fino a centinaia di posti di lavoro in bilico. Dopo il summit di giovedì verrà invece convocata la già evocata commissione aeroportuale. La data è però ancora un punto interrogativo, verrà decisa dopo il doppio passaggio della settimana entrante. Dal lato aeroporto, filtra una sorta di sospiro di sollievo per aver scongiurato il braccio di ferro, una chiusura netta dello scalo da martedì avrebbe portato a conseguenze rilevanti, l’indotto occupazionale del Marconi è gigantesco. Il sindaco ed Enrico Postacchini, presidente del Marconi, si sono sentiti anche ieri per fare il punto della situazione, a questo punto è sempre più probabile, come detto, il punto di caduta per la distrazione di alcune rotte tra le 23 di sera e le 6 del mattino.

Nei giorni scorsi il sindaco Lepore aveva ribadito più volte lo stesso concetto. "Da tempo, insieme ai cittadini di alcuni quartieri molto esposti – ha detto Lepore, esternando anche sui social – aspettiamo risposte e soluzioni rispetto all’impatto dei voli, perché il rumore sulla città e in particolare sul quartiere Navile è continuo. L’aeroporto e il turismo – ha continuato il sindaco – sono una risorsa fondamentale per la città, ma credo che lo sviluppo debba portare maggiore benessere per tutti, non a scapito della salute dei cittadini. Molti importanti aeroporti nel mondo occidentale non volano di notte, senza che questo abbia un impatto negativo sul turismo. Da Ciampino a Napoli, da Linate ad Amsterdam. Ora aspettiamo risposte fattive e risolutive". Ieri era stato l’amministratore delegato di Enav, Pasqualino Monti, a fare il punto della situazione sul Carlino di Bologna. "Noi siamo una società che eroga servizi, siamo dunque un po’ di ‘rimbalzo’, per così dire, ossia se ci chiedono di erogare il servizio lo eroghiamo, se ci chiedono di chiudere subito, noi smettiamo", ha dichiarato Monti.

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