Cronaca"Aiutateci, è un patrimonio di tutta la città"
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ANDREA ALESSANDRINI
Cronaca

"Aiutateci, è un patrimonio di tutta la città"

di Andrea Alessandrini

Concorso di forze. È la parola d’ordine all’abbazia del Monte per provare a far fronte a una situazione già strutturalmente precaria da anni, che si è ulteriormente aggravata in seguito allo sciame sismico di gennaio, come l’editore cesenate e presidente della Fondazione Tatarella Francesco Giubilei evidenzia dettagliatamente nel suo articolo. Quella così amata da generazioni e generazioni i cesenati che dal colle Spaziano vigila sulla città è una basilica da salvare.

"Sono stato contento che il dottor Giubilei sia salito venerdì all’Abbazia del Monte a visitare i locali della nostra basilica – afferma l’abate don Mauro Maccarinelli, 53enne di origine milanese –. Una persona sensibile e vicina alla basilica, che è un patrimonio non solo dei monaci, ma da sempre della intera città. Giubilei credo che possa svolgere insieme a tanti altri una azione stimolatrice e di raccordo. Serve l’aiuto di tutti. Noi monaci abbiamo dato il via con i tecnici alle attività di monitoraggio, ma non abbiamo certamente le risorse per far fronte all’intervento intervento di messa in sicurezza della struttura, che dovrebbe essere avviato prima possibile. Sappiamo c’è un interessamento a vari livelli per intervenire e la nostra speranza è che sia possibile trovare risorse per avviare i complessi e onerosi lavori. La visita del dottor Giubilei avrà un seguito, si sta ragionando su come poter meglio sensibilizzare chi può intervenire, la sua proposta di un partneriato pubblico-privato è molto interessante".

Da anni un prezioso lavoro culturale e di sostegno con meritorie iniziative è svolto dall’associazione ’Amici del Monte’ presieduta da Luciano Almerigi. "Lo stato strutturale dell’abbazia è drammaticamente precario – rimarca Almerigi – e mi sono stupito nel constatare come sia peggiorata la già preoccupante situazione in seguito alle scosse di terremoto del mese di gennaio. Un geologo ha messo in luce che sotto l’abbazia c’è una faglia, si sono estesi gli ammaloramenti e ci sono ambienti con pavimenti su due piani diversi. Si ipotizza che l’intervento di messa in sicurezza, dopo gli ulteriori danni provocati dalloo sciame sismico, possa richiedere un costo di sei milioni di euro. Si tratta di una somma enorme, ma se arrivasse qualche finanziamento si potrebbero avviare i lavori".

A tal proposito si sarebbe messa già in moto una rete che vedrebbe coinvolto anche il sindaco di Cesena Enzo Lattuca.