
L’assessore comunale ai lavori pubblici Christian Castorri davanti al cantiere della nuova autostazione. Il suo completamento consentirà il trasferimento dei bus e i lavori di riqualificazione in piazzale Marx
E’ come salire sull’autobus diretti verso l’aeroporto, dove aspetta un volo intercontinentale. Se il bus ritarda, si perde il volo. Ed è un bel problema. Il paragone calza a pennello in relazione ai lavori in corso della nuova autostazione, in viale Europa. La questione dirimente in effetti non è tanto quella di tenere sotto stretto controllo la fine dell’intervento in sé, quanto piuttosto guardare a quello che verrà dopo: soltanto una volta che la stazione dei bus sarà trasferita da piazzale Marx, potranno infatti iniziare i lavori di restyling della parte nodale della zona stazione, il progetto fiore all’occhiello dell’amministrazione comunale che negli intenti di palazzo Albornoz dovrà essere la pietra angolare nella lotta al degrado. Il punto è che l’intervento è finanziato dai fondi del Pnrr, che verranno riconosciuti se i lavori termineranno entro l’inizio del 2026. Il tempo comincia a stringere e il lavoro da fare è ancora tanto. A inizio ottobre, in occasione del collocamento del primo degli avveniristici mega piloni che dovranno sostenere la pensilina della nuova autostazione, era stata indicata la fine del 2024 come termine previsto per la realizzazione degli interventi strutturali, coi mesi successivi da dedicare poi al completamento di tutte le opere di contorno, con la fine lavori prevista a maggio. Tra circa tre mesi. A guardare la situazione attuale, è in fase di ultimazione la struttura metallica della pensilina e gli operai sono al lavoro anche a terra. C’è dunque discrepanza? E di quanto? "Siamo in linea coi tempi – tranquillizza il vicesindaco e assessore alle opere pubbliche Christian Castorri – anche perché in queste settimane stiamo procedendo simultaneamente su più fronti. Sappiamo bene quali sono le scadenze dettate dal Pnrr e le rispetteremo".
Lo spettro da scongiurare è quello di finire in un pantano burocratico che rischierebbe di mettere in crisi un progetto molto ambizioso che la città aspetta da anni. Perché non si può negare che nel frattempo il contesto della stazione ferroviaria continua a creare preoccupazioni e disagi. Entrando nello specifico dei numeri, la nuova autostazione di viale Europa coprirà un’area di 4.600 metri quadrati. Il valore dell’intervento, compreso anche quello nel piazzale Karl Marx antistante la stazione ferroviaria e ora adibito a terminal dei bus, è di circa 11 milioni di euro. Allargando il raggio alla totalità delle opere e dunque anche alla ristrutturazione dell’edificio dell’ex Fricò, e dello stabile della stazione ferroviaria, la cifra sale invece a 20 milioni di euro. "I tasselli stanno andando al loro posto – riprende Castorri – Inizio confermando che la nuova autostazione sarà pronta entro maggio e a questo aggiungo che i lavori nella zona di piazzale Marx sono già iniziati. Certo, non nella parte centrale dell’area, ma il cantiere a oggi è insediato sull’ex parcheggio antistante il Liceo Monti dove è in corso la rimozione di tutta la pavimentazione e la realizzazione degli scavi per la realizzazione delle fognature e di tutti i sottoservizi, compresi quelli della nuova fontana".
A chiudere il cerchio c’è l’intervento legato alla riqualificazione degli spazi dell’ex Fricò, che non rientrano nel Pnrr e che dovranno ospitare le nuove sedi di CesenaLab e del centro per l’impiego: "Anche qui – chiude Castrorri - sono iniziati i lavori. Nello specifico sono in corso le demolizioni e lo smaltimento delle macerie. La fine dell’opera è prevista per i primi mesi del 2026".