Il giallo di Cristina Golinucci e Chiara Bolognesi: il potenziale killer è un molestatore seriale

Due inchieste, nessun indagato: ma un sospettato c’è. E’ un uomo della zona inserito nell’ambiente cattolico

Cesena, 3 febbraio 2023 – E’ caccia al mostro. Si cerca quell’uomo che conosceva Chiara Bolognesi e Cristina Golinucci. Si teme che esista un predatore sessuale, un potenziale killer che per oltre 30 anni è rimasto nascosto nell’ombra. Una pista seguita in passato e poi abbandonata perché non aveva dato riscontri. Una storia sepolta che vuole ritornare a galla. Dopo 30 anni. E ora un sospettato c’è.

Al momento non ci sono nomi trascritti a chiare lettere nel registro degli indagati da parte della procura di Forlì, ma solo un sospettato sul quale si appunta l’attenzione degli inquirenti. Un nome che viaggia nell’aria, e per ora rimane cucito tra bocche serrate. Due fascicoli contro ignoti viaggiano paralleli. Riaperti, dopo aver tolto la polvere dalle pagine ingiallite dei faldoni custoditi in tribunale.

Un’indagine è partita per far luce sulla terribile morte di Chiara Bolognesi, studentessa di 18 anni scomparsa a Cesena nell’ottobre del 1992 e ritrovata morta nel fiume Savio (allora il caso venne archiviato come suicidio), mentre l’altra per capire se ci possono essere sviluppi, dopo ben 30 anni, sulla terribile scomparsa della 21enne Cristina Golinucci, sparita un mese prima di Chiara e mai più ritrovata.

Due giovani cesenati che non si conoscevano ma avevano molti punti contatto. Entrambe studentesse di ragioneria, entrambe ferventi cattoliche e frequentanti la stessa parrocchia, entrambe volontarie per la stessa associazione di volontari ospedalieri.

La mamma di Cristina, Marisa, ha raccontato mercoledì sera, ospite della trasmissione ‘Chi l’ha visto’, qualcosa che ancora la tormenta. Ci sarebbe un uomo della zona, inserito nell’ambiente cattolico, a collegare le due ragazze. Un uomo che avrebbe avuto in passato atteggiamenti violenti nei confronti di altre due giovani. I racconti sono sepolti nei ricordi di alcune persone che ora "dovrebbero parlare".

"Una donna alla fiera di San Giovanni nel 2012 dopo la morte di mia figlia mi si avvicinò dicendo che aveva delle informazioni importanti – ha raccontato la madre di Cristina in trasmissione – mi disse che sua figlia, anni prima, era stata aggredita e violentata da un uomo che frequentava le parrocchie di San Paolo e dell’Osservanza e non si era più ripresa. La madre della ragazza si era rivolta a un prete che conosceva perché voleva denunciare l’accaduto, ma il prete le disse che la figlia non era credibile e che raccontava solo bugie. Tutto si insabbiò. Poi venne scoperto che quell’uomo avrebbe violentato un’altra donna. Ma anche questa volta non ci fu nessuna denuncia. Io ho detto subito alla donna di denunciare l’accaduto ed ora sono ancora qui che sto aspettando che la verità venga a galla. Forse quell’uomo è collegato alla scomparsa di Cristina e Chiara".