GILBERTO MOSCONI
Cronaca

L’odissea della E45. Carreggiate troppo strette. Così il traffico va in tilt

Sono decine le volte che si registra la chiusura della superstrada a causa di mezzi in panne o incidentati che vanno a occupare anche l’altra corsia

Sono decine le volte che si registra la chiusura della superstrada a causa di mezzi in panne o incidentati che vanno a occupare anche l’altra corsia.

Sono decine le volte che si registra la chiusura della superstrada a causa di mezzi in panne o incidentati che vanno a occupare anche l’altra corsia.

Stretta è la via. E allora basta che un mezzo pesante in panne resti anche appena di traverso in carreggiata che la E45 rimane bloccata agli altri utenti. L’ennesima riprova, se ce ne fosse stato ancora bisogno, è stata registrata, alcuni giorni fa, nei pressi di Verghereto. In un caso, a seguito di incidente stradale e in un altro causa mezzo pesante in avaria. Inoltre, qualche giorno fa, la E45 è rimasta chiusa al transito per alcune ore, anche fra il territorio ravennate e quello cesenate, per il ribaltamento in carreggiata sud di un mezzo pesante, andato poi a invadere anche l’altra corsia.

Dunque, ancora una volta, la "E45 S.S.Tiberina 3Bis Orte-Ravenna" ha dimostrato di avere carreggiate troppo strette, oltre a piazzole di sosta troppo piccole e insufficienti per numero. Quell’arteria fa parte dell’"Itinerario europeo E45" e prende il via, se partiamo da sud, da Gela, in Sicilia, per terminare tra i geli della Norvegia, dopo un percorso di circa 5.200 chilometri. Soltanto nella tratta Orte-Ravenna (circa 250 km, di cui circa 90 in Romagna), e solo in qualche altra tratta in altri Paesi europei, l’itinerario E45 si snoda su strade statali come la "Tiberina 3Bis", altrimenti si sviluppa in autostrada, quindi con corsie e carreggiate più ampie e pertanto più sicure.

Durante un anno, sono decine le volte che si registra la chiusura della E45, da uno svincolo all’altro, causa automezzi che, rimasti fermi in panne in "superstrada" per un qualsiasi incidente, vanno non di rado ad occupare, anche se di poco, anche l’altra corsia, ostruendo così la marcia degli altri veicoli. Una volta può succedere causa neve, un’altra per incidente, un’altra per mezzi in avaria, un’altra ancora per lavori di manutenzione con restringimento di carreggiata e altri ancora.

Dunque, la E45, oltre a valicare l’Appennino cesenate a quota troppo alta (circa 800 metri slm) per una strada di grande comunicazione del terzo millennio, ha carreggiate troppo strette, in specie per i mezzi pesanti. E proprio a questo proposito, c’è da ricordare che nei primi anni duemila (la E45 è stata completata nel 1996) erano stati redatti vari progetti, per altrettanti lotti, per realizzare nella tratta romagnola Verghereto-Ravenna l’adeguamento strutturale della E45 al Tipo III CNR, vale a dire l’allargamento complessivo delle carreggiate a più di 20 metri, comprendenti una piccola corsia di emergenza, invece dei 15/16 metri realizzati al momento della sua trentennale costruzione. Ma quell’allargamento, necessario per una maggiore sicurezza alla circolazione, nel tragitto Verghereto-Ravenna, nel corso di oltre 20 anni, è stato effettuato solo in qualche tratto.