Domani pomeriggio, alle 16, nel salone Museo della Marineria, si terrà un incontro pubblico organizzato dall’Università per gli adulti di Cesenatico. Il tema è "Simbologia del galletto di Romagna tra luci ed ombre". Si parla dunque di un vero e proprio simbolo di un territorio molto vasto. Il gallo rappresenta da sempre il traghettatore tra morte e resurrezione. Nell’antichità Asclepio, divinità della morte e rinascita, associava il rosso del gallo al sole (Apollo), e il nero del piumaggio al male, quindi Ade, il dio degli inferi. Il gallo si ritrova anche nei Vangeli, poco prima della crocifissione e resurrezione di Cristo, fino ad arrivare appunto alla celebre caveja cantarena, simbolo incontrastato e beneaugurante della Romagna. Tuttavia, il gallo si ritrova anche nell’emblema della Vallonia, la regione francofona del Belgio, così come nel folklore portoghese, laddove i galli di Barcelos insistono sulla simbologia della risurrezione e della giustizia. Legato al risveglio dalle tenebre, è tuttavia sacro dall’estremo Oriente all’Occidente. Il tema sarà affrontato da Silvia Togni, interprete e traduttrice, la quale da 25 anni svolge l’attività di insegnante e guida turistica dal 2000 nelle lingue straniere (francese, inglese, portoghese, russo e spagnolo). La Togni ha pubblicato anche due libri. Il primo è titolato "Il Cammino delle Pigne", mentre il secondo riguarda le traduzioni in dialetto romagnolo della Divina Commedia, "Dante, fata cumégia". La partecipazione alla conferenza è gratuita e aperta a tutti, grazie al patrocinio del Comune di Cesenatico ed il contributo di Glamping, Cesenatico Camping Village, Adac Federalberghi e Cooperativa stabilimenti balneari, che sostengono l’Università per gli adulti.
Giacomo Mascellani