
Luciano Poggi celebra 38 stagioni di 'Cavalli in pista' su Teleromagna, raccontando la sua passione per l'ippica.
La storia, per raccontarla meglio, devi viverla. Microfono in mano, sorriso sornione e una competenza costruita un decennio dopo l’altro a bordo della pista dell’Ippodromo, Luciano Poggi (nella foto con Aida Yespica), iconico volto di Teleromagna, si appresta a dare il via all’ennesima stagione di dirette dal ’Savio’, col programma ’Cavalli in pista’.
"Il nome - racconta - è rimasto lo stesso fin dal 1988 quando nacque la trasmissione. Merito di un’idea e di un progetto di Edoardo Valletta, Miro Morigi e mio. Andavamo in onda su Erreuno e il salottino era a bordo pista. Intervistavo gli imprenditori che davano il nome alla serata e poi si andava con la diretta della centrale, trasmettendo a seguire le registrazioni delle prime corse e tornando poi ’live’ per quelle finali.
Nel 2000 cambiò il format, nel 2003 la trasmissione sbarcò su Teleromagna.
"Ricordo l’incontro con Tomaso Grassi, Augusto Calzolari e Bruno Pasini, amici e grandi uomini, di ippica e non solo: tutti erano entusiasti, ma scommisero che non avrei durato più di un anno. E invece sono ancora qui...".
Con le stesse motivazioni di sempre, dettate dalla passione per un mondo del quale Poggi è parte integrante.
"Vado ormai per le 38 stagioni. Ho visto e raccontato di tutto, cercando di far divertire il pubblico a casa, senza rinunciare a divertirmi io stesso. Ho un mare di ricordi e di aneddoti, come quella volta in cui Alena Seredova si sedette scherzosamente sulle mie ginocchia durante un’intervista. Ora continuo, orgoglioso del percorso fatto e con lo stesso entusiasmo di sempre: entrai per la prima volta all’Ippodromo da ragazzino, andando a lavorare al totalizzatore. Ci sono ancora. Perché qui mi sento a casa".
Luca Bavaglia