ALESSANDRO NOTARNICOLA
Cronaca

Cesena, vivono da soli e sono italiani. Ecco l’identikit dei nuovi poveri

Il bilancio sui beneficiari del Reddito di solidarietà nel Cesenate

Un senzatetto in città (Foto di repertorio)

Cesena, 29 gennaio 2018 - Single e italiani: sono loro i più poveri, nel Cesenate. È il profilo più ricorrente tra i 430 i nuclei familiari che in città e nel comprensorio dal 18 settembre 2017 al 7 dicembre 2018 hanno ottenuto il reddito di solidarietà, il sostegno mensile concesso dalla Regione a persone e famiglie in difficoltà economiche che accettano un percorso di reinserimento sociale e lavorativo. L’altro dato che salta agli occhi è la differenza tra Forlì e Cesena, con 472 nuclei beneficiari nella prima, a fronte dei 226 della seconda. Seguono Cesenatico con 61 e Savignano con 60.

Se da un lato c’è chi suppone che il reddito di solidarietà sia destinato perlopiù a famiglie extracomunitarie, dall’altro i numeri smentiscono questo dato: con ben 310 nuclei familiari italiani beneficiari nel Cesenate, rispetto alle 18 famiglie europee e ai 102 extracomunitari. Più drammatico il dato sull’aumento della povertà (2.356 domande presentate nell’ultimo anno), con alcuni Comuni più interessati rispetto ad altri. Realtà che si rapporta ai dati Istat 2017 secondo cui dal 2013 il reddito medio della Regione è sceso da 21.820 euro a 21.260 euro.

È il caso di Cesena con 151 famiglie italiane che si suddividono tra 106 con un solo componente, 20 con due, 14 composte da tre persone, 5 da quattro e ancora da cinque persone e 1 oltre le sei. All’opposto, tra gli extracomunitari (63 domande) la richiesta maggiore arriva dalle famiglie composte da tre persone. A Cesenatico dei 61 beneficiari, 49 sono italiani, tra cui ben 29 singoli, 5 da due, 10 con tre componenti, e soli 11 extracomunitari che ben si suddividono dalla singola persona al nucleo che supera le 5 unità familiari. A Savignano sul Rubicone, quasi la metà dei beneficiari (26 su 60) sono single italiani, mentre per gli extracomunitari, nel complesso 10, la maggioranza pende su famiglie di 3 e 4 persone.

Prosegue la scalata con i comuni della Valle del Savio che hanno subito la flessione più importante nei profitti dei residenti. I redditi Irpef di questa zona del cesenate sono passati da 20.361 euro a 19.674 euro con un calo di 687 euro. Troviamo Mercato Saraceno dove il reddito di solidarietà è stato concesso a 18 beneficiari, Sarsina a 11, Verghereto a 4, tra italiani ed europei, e Bagno di Romagna a soli 4 e tutti extracomunitari. Per il Rubicone invece, oltre Savignano, si colloca Gambettola con 15 beneficiari, undici dei quali cittadini italiani, seguono a pari quantità Gatteo e San Mauro con 9 e 7 nuclei italiani, seguono infine Longiano con 6 complessivi solo italiani e Sogliano con due famiglie italiane da 3 e 4 componenti e un cittadino europeo.

Il contributo economico mensile può raggiungere i 300 euro nel caso di una persona sola e sfiorare i 900 euro se destinato a una famiglia formata da cinque o più componenti. Lo si può avere per una durata massima di 18 mesi (rispetto ai 12 iniziali), purché si sia residenti in maniera continuativa in Emilia-Romagna da almeno 24 mesi e possedere i requisiti per l’accesso al Rei, fra cui un Isee annuo non superiore ai 6 mila euro (soglia prima fissata a 3 mila euro).