FRANCESCA SIROLI
Cronaca

Raduno Scout in Corea, cesenati nell’odissea: "Caldo tropicale, ma resistiamo"

Parlano gli otto cesenati partecipanti al meeting che ha scatenato polemiche per disagi e disorganizzazione

Gli Scout cesenati al meeting internazionale in Corea del Sud

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Cesena, 7 agosto 2023 – Stanno tutti bene e non hanno perso il sorriso gli otto ragazzi e ragazze dell’Agesci di Cesena che si trovano al Jamboree, il più grande raduno mondiale degli scout in corso in Corea del Sud, a Saemangeum. In questi giorni il paese asiatico (che come annunciato da Papa Francesco ieri, ospiterà la prossima Giornata mondiale della gioventù, nel 2027) è stato colpito da un’ondata di clima tropicale, causando numerosi problemi di salute tra i giovani che, aggiunti a complessità logistiche dell’organizzazione coreana, hanno portato addirittura alcuni gruppi ad abbandonare l’evento.

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I giovani cesenati con il fazzolettone al collo, guidati dal capo Emanuele Gazzoni, sono Maya Balzoni, Fabio Barducci, Giacomo Bartoletti, Agnese Ferrari, Erika Vittoria Golinucci, Alberto Mazzotti ed Anna Rusticali. Hanno tra i 14 e 16 anni e provengono dai gruppi scout delle parrocchie dell’Osservanza, San Rocco, Ponte Pietra, Santa Maria della Speranza e Ronta. Fanno parte dei circa 1.200 partecipanti del Contingente italiano che sabato scorso ha diffuso una nota per rassicurare gli animi, in particolare quelli delle famiglie rimaste a casa.

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“L’ondata di calore, se da un lato comporta delle temperature di qualche grado superiori alle medie stagionali, è tuttavia in linea con quanto avevamo comunicato e per cui ci eravamo opportunamente preparati — afferma —. Dal primo giorno ci siano strenuamente impegnati, insieme agli altri Contingenti, per sollevare al comitato organizzatore del Jamboree tutti gli aspetti che avevano bisogno di essere oggetto di attenzione. Le azioni correttive sono state progressivamente implementate e, giorno per giorno, abbiamo potuto vedere le condizioni al campo migliorare". E ci tiene a sottolineare. "Lo scautismo italiano ha dei punti di forza, su cui noi insistiamo particolarmente nella proposta educativa, che permette ai ragazzi di vivere queste esperienze potendo fare conto sull’accompagnamento di piccoli gruppi che sono dei veri e propri compagni di viaggio, capaci di esprimere supporto, sostegno, motivazione e attenzione reciproca. Al di là delle difficoltà e delle preoccupazioni, non possiamo tralasciare di menzionare la bellezza che vediamo ogni giorno in questo campo".

Intanto, tra i momenti clou vissuti dagli scout cesenati c’è stato il ‘cultural day’. "Abbiamo offerto ai ragazzi delle altre nazioni qualcosa di tradizionale della nostra cultura: cucinato la pasta e invitato a cantare brani italiani. E abbiamo fatto conoscere la nostra terra, proponendo quiz sui personaggi famosi dell’Emilia-Romagna", racconta il capo scout Emanuele Gazzoni.