Il progetto rete Man e Videosorveglianza parte 10 anni orsono. Del progetto iniziale si ricorda l’importo inusitato di 10 milioni di euro, le circa 500 telecamere, la lettura delle targhe poste nei principali snodi viari per la rilevazione degli autoveicoli attenzionati. Più volte, nel corso di questi dieci anni, siamo intervenuti sollevando perplessità e ponendo domande, perché sin dall’inizio abbiamo avuto la sensazione che molti annunci strizzassero spesso l’occhio al sensazionalismo, mettendo in secondo piano la realtà.
Una conferma arriva proprio in questi giorni: dopo 10 anni, a seguito di una interrogazione sull’argomento, veniamo a conoscenza che la lettura delle targhe, in collegamento col database del ’Sistema centralizzato nazionale transiti’ (un progetto del Ministero dell’Interno che mira a far confluire tutti i transiti rilevati da telecamera di lettura targhe verso il centro elaborazione dati di Napoli di Napoli), ancora non è attivo, pur comparendo ancora tra gli obiettivi citati nei documenti di programmazione del Comune di Cesena.
I motivi addotti sono i protocolli di trasmissione troppo pesanti e "da alcuni limiti di capacità di banda della rete fisica di trasmissione dei dati", problematiche che evidentemente non sono state contemplate 10 anni fa, quando l’intero progetto è stato presentato ed approvato, con l’avvallo delle Forze dell’ordine. Ora si ipotizza di risolvere il tutto con l’adozione di protocolli trasmissivi più performanti. Alla buon’ora!
Peraltro, ci risulta che esistano in commercio software che svolgono il controllo on line della targa col database del Ministero degli Interni, tra cui lo Scout Street (opportunamente dotato del modulo applicativo), di cui la Polizia Locale già dispone: e quindi?
Quindi sono passati 10 anni con telecamere installate senza che potessero dispiegare pienamente il loro utilizzo, di investimenti non sfruttati, di manutenzioni svolte senza ritorno, un tempo di attesa in assoluta contraddizione con la narrazione della sicurezza come priorità tanto decantata, evidentemente più a parole che con i fatti.
La domanda sorge spontanea: che senso ha allora dichiarare ancora oggi nel Documento Unico di Programmazione che il rilevamento delle targhe delle auto "apporterà un significativo contributo, nei prossimi anni, tanto alla repressione che alla prevenzione degli illeciti"?
Partito Liberaldemocratico Cesena