Capodanno Cinese 2022, le tradizioni e i festeggiamenti dell'anno della Tigre

Anche conosciuto come Festa di Primavera, inizia oggi 1 febbraio e durerà due settimane. Ecco le previsioni legate a questo animale

Bologna, 1 febbraio 2022 - Oggi si festeggia la Festa di Primavera comunemente conosciuta come Capodanno Cinese. Nella tradizione orientale, il calendario è lunisolare, ovvero legato alle fasi della luna (non del sole) e i mesi iniziano con ogni novilunio. Per questo si parla anche di Capodanno lunare

Capodanno Cinese 2022, le tradizioni e i festeggiamenti dell'anno della Tigre
Capodanno Cinese 2022, le tradizioni e i festeggiamenti dell'anno della Tigre

L'inizio del nuovo anno concide sempre con la seconda luna nuova dopo il solstizio d'inverno, quindi in una data compresa tra il  21 gennaio e il 20 febbraio. Un giorno che - quest'anno il 1 febbraio per l'appunto - dà il via a due settimane di festeggiamenti per buona parte dell'Estremo Oriente. 

Non solo la Cina, infatti, il Capodanno lunare viene festeggiato anche in Giappone, Corea, Mongolia, Singapore, Malaysia, Nepal, Bhutan e Vietnam

L'anno della Tigre d'acqua

Ogni anno, per l'astrologia cinese, è contrassegnato da un un segno animale (in totale 12) e uno dei cinque elementi fondamentali: metallo, legno, acqua, fuoco e terra. Il 2022 è l'anno della Tigre d'acqua. Sono stati della Tigre anche il 1938, 1950, 1962, 1974, 1986, 1998, 2010 e così via, ma la combinazione con l'acqua ricorre ogni 60 anni. Nell'oroscopo cinese questo segno incarna forza, coraggio e impulsività (caratteristiche simili a quelle del Leone nell'oroscopo nostrano). Il significato che gli viene attribuito, quindi, è quello di un anno imprevedibile. Mitiga l'elemento dell'acqua, ma ci si aspetta mesi di alti e bassi

Sicuramente una prospettiva migliore del 2020, che fu l'anno del Topo: un anno di grandi stravolgimenti

La tradizione: come si festeggia

La festa vera e propria, un po' come il Natale, inizia la sera della vigilia del Capodanno, con un banchetto in famiglia. Poi il primo giorno si apre con la danza del leone, rito tradizionale  Nei giorni di festa ci sono spostamenti in massa - per reggiungere amici e parenti - e ci si veste di rosso, colore considerato propiziatorio. La festa si alterna tra miti e scaramanzie. Si fa visita a genitori e nonni, non il quarto giorno di festa però, perché porta sfortuna e si litiga. Tra i cibi tradizionali ci sono i Jiaozi, i famosi ravioli di carne cotti al vapore, che si consumano soprattuto il quinto giorno di festa.

A chiudere il ciclo del Capodanno Cinese c'è la Festa delle Lanterne, la ricorrenza principale di queste festività, nella quale si passeggia di notte con le iconiche lanterne in carta di riso. In epoca moderna la plastica ha sostituito la carta, e le decorazioni sono scritte e disegni di anime, i tradizionali cartoni animati giapponesi. Per le strade ci sono danze ed altre esibizioni artistiche, poi gli immancabili fuochi di artificio. Ma da dove provengono queste usanze? 

Il mito

Essendo legato a molti paesi e culture diverse, il Capodanno lunare è ricco di miti che ne spiegano l'origine. La tradizione cinese lo collega al mito di Nian, un mostro che in tempo antichissimi spaventava gli abitanti della Cina ed ogni 12 mesi usciva dalla tana per mangiare essere umani. Si narra, però, che la bestia leggendaria avesse il terrore del colore rosso e dei rumori forti. A ciò è dovuto l'uso massiccio di decorazioni rosse e dei fuochi d'artificio

I cibi tradizionali

Anche nella tradizione gastronomica la scaramaniza ha un ruolo rilevante. La tradizione del Capodanno cinese prevede che si mangi il pesce (per alcune culture la carne è vietata in questi giorni). La scelta dipende, colpo di scena, dal nome o meglio dalla fonetica. Ad esempio la carpa carassio in cinese ha un suono simile a quello della parola "fortuna", per questo è di buon auspicio mangiarlo. Lo stesso vale per la carpa cinese, il cui suono ricorda quello del termine "regalo" o per il pesce gatto che ha un suono simile a "surplus": dovrebbe portare soldi e abbondanza, un po' come le lenticchie in Italia. Il primo giorno di festeggiamento si mangia solo la parte superiore, il giorno dopo il resto. 

Poi i ravioli, che vanno disposti rigorosamente in fila e non a cerchio e di cui bisogna contare le pieghe: un numero sbagliato porterebbe sfortuna. 

Il giorno della Festa delle Lanterne, invece, si mangiano le Tāngyuán, un piatto palline di riso dolci (servite nel brodo o nello sciroppo) il cui nome richiama il concetto di "ritrovo" e "unione", valore fondamentale del Capodanno. 

E poi la frutta. Immancabili le arance e i mandarini, foneticamente simili alle parole "successo" e "buona fortuna". È di buon auspicio mangiarla o anche solo esporla in casa.