CronacaCoronavirus Emilia Romagna, oltre 2mila morti. Ma il contagio rallenta ancora

Coronavirus Emilia Romagna, oltre 2mila morti. Ma il contagio rallenta ancora

Casi a quota 17.089, altri 74 decessi: i dati provincia per provincia. Il commissario Venturi: “Ho fiducia che i numeri si riducano nei prossimi giorni”

Coronavirus, rallenta ancora il contagio in Emilia Romagna (FotoCastellani)

Coronavirus, rallenta ancora il contagio in Emilia Romagna (FotoCastellani)

Bologna, 5 aprile 2020 - Il Coronavirus rallenta ancora la sua corsa in Emilia Romagna. Sono 549 i nuovi contagi, meno dei 608 registrati di ieri. Un dato che porta il totale dei casi di positività a quota 17.089;  69.986 i test effettuati, 2.911 in più. I decessi sono purtroppo passati da 1.977 a 2.051: 74 in più, quindi, di cui 43 uomini e 31 donne.

L'aggiornamento del 6 aprile

“Si conferma l’andamento dei giorni scorsi, con una riduzione del numero di positivi, oggi maggiore rispetto a ieri - afferma il commissario all’emergenza, Sergio Venturi -. Questo nonostante le aziende sanitarie abbiano avviato i test dentro le Case protette, dove si concentrano le situazioni più difficili e che possono rappresentare la coda di possibili concentrazioni del contagio”.

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Questa la mappa del contagio per province: Piacenza 2.892 ( 50 in più rispetto a ieri), Parma 2.275 (74 in più), Reggio Emilia 3.066 (158 in più), Modena  2.609 (58 in più), Bologna 2.207 (80 in più), Imola 314  (12 in più), Ferrara 488 (14 in più), Ravenna 708 (20 in più), Forlì-Cesena 977 (di cui 526 Forlì, 41 in più rispetto a ieri, e 451 a Cesena, 12 in più), Rimini 1.553 (30 in più).

Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 15 residenti nella provincia di Piacenza, 13 in quella di Parma, 11 in quella di Reggio Emilia, 9 in quella di Modena, 11 in quella di Bologna (dei cui 2 nel territorio imolese), 3 in quella di Ferrara, 6 nella provincia di Forlì-Cesena (5 nel forlivese), 1 nella provincia di Ravenna, 5 in quella di Rimini.

Complessivamente, sono 7.478 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (312 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono 374, 16 in più rispetto a ieri. Si sono invece registrati 43 ricoverati in meno nei reparti non di terapia intensiva (3.816 oggi rispetto ai 3.859 che si contavano ieri).

“In calo anche oggi i ricoveri nei reparti Covid – spiega Venturi -, così come anche nelle province dove si è registrato il numero più alto di positivi, penso a Reggio Emilia, i ricoverati siano stati non più di quattro. Verificheremo invece il significato dell’incremento dei ricoverati in terapia intensiva, non coerente rispetto all’andamento che abbiamo avuto ormai da diversi giorni addietro. Sono comunque fiducioso sul fatto che, nel complesso, i numeri sulla riduzione del contagio possano rafforzarsi nei prossimi giorni. Indispensabile, per questo, continuare a rispettare tutte le misure restrittive”.

Confermato stop a bici, passeggiate e jogging

Crescono i guariti, calano i ricoverati. Un altro importante segnale per l’Emilia Romagna dove il presidente Stefano Bonaccini, con una ordinanza valida fino al 13 aprile, ha prorogato le misure restrittive: confermata la chiusura di parchi e giardini pubblici e ribadito il no all’uso della bicicletta o agli spostamenti a piedi se non per lavoro, ragioni di salute o per fare la spesa. 

Confermato anche l’obbligo dello spostamento solo in prossimità della propria abitazione. Sono quindi escluse passeggiate, jogging o attività motorie di altro genere.

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La carica dei volontari

Sono stati 887 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati sabato 4 aprile; dall’inizio dell’emergenza, si contano 13.107 giornate. Le principali attività riguardano il supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze, trasporto campioni e consegna farmaci (CRI e ANPAS, totale 275), il supporto ai Comuni per le varie attività di assistenza alla popolazione (574, con un assai rilevante apporto degli scout Agesci), la disinfezione e sanificazione dei mezzi di soccorso (a Parma).

Ieri sono partiti i primi due volontari di ANA-RER (da Reggio Emilia e da Piacenza) per l’ospedale da campo allestito dagli Alpini a Bergamo. Dotati di appositi dispositivi di protezione individuale, i volontari copriranno un turno settimanale di 8 ore al giorno, svolgendo anche attività di vigilanza anti-incendio; alloggeranno nella zona adibita a campo soccorritori, dove sono state installate le tende dormitorio e le mense degli Alpini. Da oggi, ANA-RER coprirà turnazioni quotidiane in questa specifica mansione.

In regione 33 punti triage

Si confermano 33 i punti-triage attivi in Emilia-Romagna: 10 davanti alle carceri e 23 davanti agli ospedali In dettaglio: 3 in provincia di Piacenza (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di Parma (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di Reggio Emilia (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); 3 nella città metropolitana di Bologna (davanti al Sant’Orsola e al Maggiore, e a Imola); 2 in provincia di Ferrara (Argenta e Cento); 1 in provincia di Forlì-Cesena (Meldola); 1 in provincia di Ravenna (Ravenna città); 1 nella Repubblica di San Marino; 1 nella Clinica privata “Le Nuove Ricerche” a Rimini: si tratta di una tenda montata dai volontari riminesi di Protezione Civile.