Scuola aperta in zona rossa dopo Pasqua: nuovo decreto Draghi

Lo ha dichiarato il premier in conferenza stampa. Niente zona gialla, almeno fino al 30 aprile. Alla domanda se si vaccinerà ha risposto: "Farò AstraZeneca la prossima settimana"

Decreto Draghi, ipotesi scuole aperte anche in zona rossa

Decreto Draghi, ipotesi scuole aperte anche in zona rossa

Roma, 26 marzo 2021 - Si torna in classe anche in zona rossa. Lo ha dichiarato il premier Draghi in apertura di conferenza stampa in diretta tv. Ha precisato che la riapertura riguarderà gli alunni fino alla prima media (inizialmente si era parlato della necessità di tamponi settimanali, ma ha spiegato che saranno fatti solo in alcuni casi). Possono così tirare un sospiro di sollievo anche le famiglie di Emilia Romagna, Marche e Veneto che restano ancora in zona rossa. Tra le altre ipotesi anticipate in mattinata, c'era anche quella di bar e ristoranti aperti fino alle 16. Cosa che invece non accadrà, niente zona gialla almeno fino al 30 aprile. Sono le principali novità presenti nel nuovo decreto Draghi, che dovrebbe essere varato la prossima settimana, per entrare in vigore dal 7 aprile, e a cui il premier e i ministri stanno lavorando in queste ore. 

Zona rossa a Pasqua: Rt Italia a 1,08. Toscana in zona rossa, Lazio in arancione

"Le decisioni prese nell'ultima cabina di regia hanno portato una diminuzione dei contagi - ha precisato Draghi ai giornalisti che chiedevano perché solo fino alla prima media -. Aprire ulteriormente aumenterebbe le forme di contagio. Sono inoltre emerse evidenze scientifiche che ci dicono che la scuola fino alla prima media non è incisiva sul numero dei contagi. Ma poi il problema riguarda tutto il parascolastico, come per esempio il trasporto pubblico". 

Speranza aggiunge "le ultime misure ci mostrano un primissimo rallentamento del contagio: l'Rt è finalmente sceso a 1,08 (la scorsa settimana era 1,16). Anche il tasso di incidenza è sceso sotto i 250 casi ogni 100mila abitanti. Ma la situazione è delicata, ci possiamo tuttavia consentire una scelta per dare un segnale sociale forte. Si è scelto di premiare la scuola per la funzione che questa ha per il nostro paese".

Questa mattina a Palazzo Chigi si è svolta la cabina di regia sulle nuove misure anti-Covid tra il premier Mario Draghi e le forze di maggioranza. Hanno preso parte i ministri Roberto Speranza, Daniele Franco, Giancarlo Giorgetti, Stefano Patuanelli, Dario Franceschini, Mariastella Gelmini, Elena Bonetti, Patrizio Bianchi, il sottosegretario Roberto Garofoli e i membri del Cts Silvio Brusaferro e Franco Locatelli. Poi alle 14 la conferenza stampa.

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Il provvedimento conterrà la mini proroga alle norme in scadenza il 6 aprile. Ricordiamo che fino a Pasquetta la zona arancione è sospesa in tutta la penisola, mentre il 3, 4 e 5 aprile tutte le regioni saranno in zona rossa.

Scuole aperte in zona rossa

Tornano le scuole aperte anche in zona rossa: asili, elementari e prima media. La chiusura delle scuole di ogni ordine a grado nelle zone con i contagi più alti era stata decisa col Dpcm del 2 marzo scorso.

Vaccini: "Avanti con il criterio dell'età"

"Quello che ho detto in parlamento alle Regioni era una reazione spontanea davanti alle differenze tra le varie regioni. La Costituzione attribuisce al governo centrale competenze in caso di pandemia. il mio richiamo era anche un appello a collaborare, il richiamo era inteso a dire che bisogna vaccinare i fragili e gli ottantenni e poi andare in ordine di età, ho anche detto che il criterio dell'età deve tornare a essere prioritario. Perchè si vedono categorie che sono state vaccinate prima e non si capisce perché siano più esposte degli ultraottenni che poi sono i nonni che stanno con i nitpoti". Poi ha aggiunto che su questo "La risposta delle Regioni è ampiamente positiva, ci sarà un incontro con le Regioni la prossima settimana e parteciperò anch'io. Dobbiamo lavorare tutti insieme".

"Mi vaccinerò con AstraZeneca la prossima settimana"

"Non sono stato vaccinato. Mi vaccinerò con AstraZeneca. Mi sono prenotato per la prossima settimana". Ha detto il premier Mario Draghi. Sulla produzione di vaccini italiani, che saranno quattro, ha parlato di 4-5 mesi. 

Operatori sanitari

Il premier affronta anche il tema degli operatori sanitari che rifiutano la vaccinazione: "Il governo intende intervenire: non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con malati. La ministra Cartabia sta prendendo un provvedimento a riguardo".

Chiusure

Per Matteo Salvini impensabile tenere tutto chiuso? "Pensabile o impensabile dipende solo dai dati che vediamo. Dopo un anno di sofferenza si sa qualcosa di più sulle fonti di contagio, un anno di sofferenza ha mostrato che queste regole non sono campate per aria. E' desiderabile riaprire, questo lo è anche per me, dopo di che quando, se e come dipende dai dati che abbiamo a disposizione".

Vacanze

"Sono d'accordo con Garavaglia, se potessi andare in vacanza ci andrei volentieri" ha detto poi il premier rispondendo ad una domanda sulle parole di Massimo Garavaglia che ha invitato gli italiani a prenotare le vacanze estive. "Se i dato covid lo consentiranno ci andrò volentieri".

 

Blocco dell'export: "Così non se ne esce"

"Il criterio enunciato dalla Commissione Ue in parte modifica criterio precedente. Prima l'unico requisito per lo stop all'export di un certo vaccino era il non rispetto del contratto da parte di una società. Ieri la Commissione ha allargato il criterio introducendo le parole proporzionalità e reciprocità. Conta anche cosa fa il Paese verso cui un vaccino è diretto, ovvero se consente o meno le esportazioni. La proporzionalità è un criterio più sottile, riguarda la spedizione di vaccini verso un Paese che ha una percentuale già alta di vaccinati". Ha aggiunto il premier Mario Draghi.

Niente zone gialle fino al 30 aprile

Resta in vigore lo schema attuale, quindi no al ritorno alle zone gialle - quelle a minor contagio e rischio Covid - fino alla data del 30 aprile. Le aree del Paese meno colpite resteranno arancione, con tutti i divieti del caso. La decisione si è resa necessaria dal quadro epidemiologico che continua a preoccupare il governo.