Trento, 31 luglio 2021 - I carabinieri nel Nas di Trento, insieme ai colleghi della polizia giudiziaria, mercoledì hanno effettuato un sopralluogo nell’Unità operativa di ginecologia e ostetricia dell’ospedale Santa Chiara di Trento. Lo riporta il Corriere del Trentino. Si tratta del reparto dove lavorava Sara Pedri, la 31enne forlivese che ha fatto perdere le tracce il 4 marzo scorso dopo aver inviato una lettera di dimissioni all’azienda sanitaria.
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L’inchiesta della procura mira a stabilire l’esistenza o meno di un clima vessatorio in reparto; clima che avrebbe ’costretto’ la dottoressa Pedri a svanire nel nulla (purtroppo le ricerche della donna non hanno prodotto alcun esito; i suoi familiari temono che la ginecologa si sia tolta la vita). Al vaglio anche i documenti prodotti dalla commissione interna, in particolare le testimonianze di chi lavora in reparto. Sia il primario, Saverio Tateo, che la sua vice, Liliana Mereu, sono stati trasferiti.