Terremoto, famiglie evacuate nel Forlivese: si temono centinaia di sfollati

Paura in Romagna nelle zone già colpite dall’alluvione: danni importanti agli edifici dell’Appennino, palazzi sfollati a Rocca San Casciano, Portico e San Benedetto. Morta una donna anziana durante un’evacuazione

Bologna, 18 settembre 2023 – Un’anziana è morta negli istanti successivi alla scossa di terremoto di questa mattina all’alba: è successo a Modigliana, la donna stava uscendo all’aperto quando è caduta e ha perso la vita. C’è dunque una vittima – anche se indiretta – nella lunghissima scia di sisma che stanno martoriando dalle 5 di stamattina la zona tra l’Appennino di Forlì e quello di Firenze. La scossa più forte è stata alle 5,10: magnitudo 4,8 con epicentro a Marradi.

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Si temono inoltre centinaia di sfollati: sono 140 gli edifici di Tredozio di cui si sta verificando l'agibilità, ha riferito la Provincia di Forlì-Cesena. Il timore è che “il bilancio delle famiglie sfollate possa essere di alcune centinaia di nuclei”, ha detto il presidente della provincia e sindaco di Cesena, Enzo Lattuca. “I colleghi sindaci – ha spiegato – stanno ora provvedendo ad assicurare una prima ospitalità e un'idonea sistemazione alle decine di famiglie rimaste fuori dalle proprie abitazioni”.

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Verso una notte tra tende e auto

C’è chi ha già montato la tenda per questa notte, chi sceglierà l’auto. Perché in tanti non vogliono lasciare incustodite le loro case danneggiate. La lunghissima scia di terremoti che dalle 4,30 di stanotte sta martoriando la zona tra Marradi, in provincia di Firenze, e Tredozio, pare essersi attenuata ma la paura resta tanta. A Tredozio il municipio è inagibile, sono caduti librerie e calcinacci, bicchieri e piatti sono andati in frantumi. A Portico e San Benedetto sono state evacuate due palazzine, altre tre a Rocca San Casciano (video) – e numerosi comuni tra le zone di Ravenna e Forlì hanno deciso di tenere le scuole chiuse. A Tredozio c’è anche chi se l’è vista brutta: una grossa porzione di calcinaccio è caduta sul letto di un signore che se l’è cavata con qualche escoriazione. A Forlì, nel pomeriggio, è arrivato il presidente Sergio Mattarella.

Calcinacci sul letto per il terremoto: salvo per un soffio
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Paura in tutta la Romagna

Sono una decina le scosse registrate dall’Ingv tra la notte e la mattina di oggi nella zona dell’Appennino tosco romagnolo, dove i residenti all’alba si sono riversati in strada per la paura. Segnalazioni a Forlì, Cesena, Imola, Faenza e Rimini. Qualcuno l’ha sentito anche a Pesaro

Va ricordato che le zone più coinvolte sono quelle già in forte difficoltà per le conseguenze dell’alluvione di maggio: Tredozio, per esempio, sta lottando con le frane che ne minano il territorio.

Tredozio, i calcinacci crollano sul letto: salvo

Il sindaco di Tredozio Simona Vietina riferisce di "molti edifici danneggiati in paese" e, nello specifico, "molti danni al municipio", che è stato dichiarato inagibile. Inoltre, in via precauzionale, è stata evacuata una porzione di una casa di riposo per anziani.

Al Palasport di Tredozio sono state allestite cento brandine per chi vuole passare la giornata e la notte fuori casa, in via precauzionale. Sempre a Tredozio stanno attivando una cucina, che sarà a disposizione per ogni necessità.

E c’è chi se l’è cavata per un soffio: Massimo Biserni, ex direttore della banda di Tredozio, è stato colpito, mentre dormiva, da pezzi di intonaco caduti dal soffitto. “Sono miracolato”, ha raccontato, considerando che una porzione importante è finita sul suo letto. E’ stato medicato per le escoriazioni dal 118.

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La sindaca di Tredozio: “Danni importanti”

"Purtroppo è stato un risveglio tristissimo, un evento sismico fortissimo che ha fatto danni importanti a immobili pubblici e privati. Con gli ingegneri della protezione civile stiamo valutando la stabilità degli edifici che hanno avuto più danni – si dispera la sindaca Simona Vietina, ex parlamentare – Abbiamo una lista lunghissima di immobili privati da valutare, speriamo possano esserci risultati migliori. Le persone non vogliono uscire di casa. Anche questa notte abbiamo provato col pulmino del comune a portarle al centro operativo comunale, ma vogliono rimanere vicine alla loro abitazione, anche in macchina, anche sedute fuori di casa”. Dopo l'alluvione, “un'altra situazione non facile per uno dei comuni più colpiti, con oltre 600 frane e adesso si presenta una nuova situazione difficile e che mette alla prova cittadini già duramente colpiti”.

Famiglie evacuate

A Portico e San Benedetto due palazzine sono state evacuate, altre tre – abitate da una ventina di famiglie – a Rocca San Casciano. A Modigliana gli anziani ospiti della casa di riposo Madonna del Cantone, in piazza Oberdan, sono stati fatti uscire nel cortile in attesa degli esiti dei controlli. Fortunatamente, con il trascorrere delle ore, arriva la conferma ufficiale: non c’è nessun ferito.

I sindaci: ci mancava solo il terremoto

Il terremoto di questa notte ha colpito, come detto, le zone già alluvionate. E’ stato sentito forte anche a Cesena, come spiega il sindaco Enzo Lattuca. "Ci stiamo muovendo per le verifiche sugli edifici scolastici, sembra tutto abbastanza sotto controllo, anche nei comuni limitrofi”. Dopo l'alluvione, anche questo: “Non ci sono parole”, dice Lattuca, che è anche presidente della provincia. “Sono uscito e mi sono mosso per il centro, invitando le persone a stare lontano dagli edifici. Ci mancava anche il terremoto, speriamo sia finita qui”, chiosa il sindaco di Tredozio, Jader Dardi.

La Regione: non ci sono danni significativi

“Il sistema regionale di Protezione civile si è subito attivato - spiega Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile -. Insieme alle strutture territoriali, proseguiranno tutto il giorno le verifiche con i tecnici incaricati. Al momento non risultano danni significativi a persone o cose. Insieme al presidente Bonaccini, siamo in costante contatto con tutti i sindaci dei comuni più vicini all’epicentro che in alcuni casi, in via precauzionale, hanno chiuso le scuole”.

La scossa più forte e lo sciame sismico

Il sisma più forte è stato registrato dall’Ingv (l’istituto nazionale di geofisica) alle 5,10 con epicentro Marradi, in provincia di Firenze: ha avuto magnitudo 4,8. Ma molte altre ne sono seguite, meno intense con epicentro tra la provincia di Firenze e Tredozio sull’Appennino di Forlì

Sono una ventina i terremoti che, tra le 4,30 e le 5,45, hanno avuto con epicentro Marradi: hanno avuto tutte magnitudo tra il 2 e il 3, ma ormai le persone erano già scese in strada, spaventate, e questo susseguirsi di scosse ha alimentato la paura.

Epicentro Tredozio

Tredozio è stato epicentro di varie scosse: la prima alle 5,16 di magnitudo 2,8, poi alle 5,32 (magnitudo 2), alle 6,56 con magnitudo 3 e alle 7,47 (2,6).

Terremoto: la scossa delle 5,10 ha avuto epicentro Marradi con magnitudo 4,8 sull'Appennino tosco romagnolo
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Cosa fare in caso di terremoto

L’alba di paura: gente in strada

I cittadini sono stati letteralmente buttati giù dal letto, molti sono scesi in strada per la paura. C’è chi racconta di avere sentito il letto oscillare con grande intensità. Paura e segnalazioni anche a Cesena, a Imola e dintorni, ai piani alti delle case di Bologna e in tutta la Romagna, nella vallata del Senio e del Santerno. Alba di terrore anche a Faenza, Imola, Cesena e nel Mugello. La zona da tempo registra terremoti di intensità 3 o 4 e in passato fu al centro di un lungo sciame sismico.

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