CronacaVaiolo delle scimmie, sintomi e trasmissione: il contagio spiegato dall'immunologa Viola

Vaiolo delle scimmie, sintomi e trasmissione: il contagio spiegato dall'immunologa Viola

Sono bambini e giovani adulti, ma no ad allarmismo, dato che "è ancora basso il numero dei casi": tre al momento in Italia. Come si contrae il virus e i sintomi

Padova, 20 maggio 2022 - Bambini e giovani adulti (under 40, ovvero quelli nati dopo il 1981, quando il vaccino contro il vaiolo ha cessato di essere obbligatorio, ndr) sarebbero più a rischio di contrarre il vaiolo delle scimmie. A dirlo è l'immunologa dell'Università di Padova Antonella Viola, invitando però a non creare allarmismo, dato che "è ancora basso il numero dei contagi". 

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Vaiolo delle scimmie, la spiegazione dell'immunologa Antonella Viola
Vaiolo delle scimmie, la spiegazione dell'immunologa Antonella Viola

Si alza il livello di attenzione sul  vaiolo delle scimmie in Italia, dopo il primo caso identificato ieri allo Spallanzani di Roma, si è passati a due oggi: si tratta di giovani uomini, due dei quali di ritorno dalle Isole Canarie. Nei giorni scorsi, sono stati segnalati casi in Europa e negli Stati Uniti per un totale di circa 70 persone contagiate. 

Vaiolo delle scimmie: che cos'è

La malattia virale non è nuova, conosciuta da oltre 60 anni e diffusa soprattutto nell'Africa centrale e occidentale, ma riguarda gli animali selvatici e solo occasionalmente infetta gli umani. Il vaiolo delle scimmie è una malattia virale causata dal Poxvirus che colpisce prevalentemente questi e altri animali selvatici, solo talvolta passa all'uomo. Generalmente non è pericolosa, ma in alcuni casi il tasso di mortalità è significativo: per la famiglia dell'Africa occidentale è di circa l'1%, mentre per quella del bacino del Congo può arrivare fino al 10%. 

Il vaiolo delle scimmie
Il vaiolo delle scimmie

Perché questo aumento dei casi? 

"Perché i giovani non sono vaccinati contro il vaiolo e quindi l'immunità a livello di comunità è calata". "Inoltre, i viaggi frequenti favoriscono la circolazione del virus. Non possiamo escludere però che il virus sia mutato e che sia diventato più trasmissibile per gli uomini", spiega Antonella Viola.

Come avviene il contagio

Le infezioni avvengono prevalentemente per contatto incidentale con animali infetti o con persone che hanno soggiornato in zone a rischio; quindi, l'aumento di viaggi può essere una possibile causa dell'incremento. Il contagio avviene per contatto diretto con le lesioni, con i fluidi corporei, tramite goccioline e con gli indumenti contaminati.

Incubazione

Il periodo di incubazione è generalmente compreso tra 5 e i 21 giorni. I fattori di rischio conosciuti sono il contatto con animali attraverso la caccia e il consumo di selvaggina. 

Vaccinazione contro il vaiolo: possibile ritorno?

Si tratta di un virus del tutto simile a quello del vaiolo umano e infatti, la vaccinazione contro il vaiolo umano protegge anche contro questo virus. Peccato che il vaccino contro il vaiolo non sia più obbligatorio da molto tempo. Dopo l'Unità d'Italia, la vaccinazione antivaiolo fu resa obbligatoria per tutti i nuovi nati a partire dal 1888. L'obbligo è stato abolito in Italia nel 1981, dopo che nel maggio 1979 l'Organizzazione Mondiale della Sanità - Oms, ha decretato eradicato il vaiolo dalla Terra. E' possibile un ritorno dell'obbligo del vaccino contro il vaiolo? "E' troppo presto per trarre conclusioni. - dichiara Viola - Finora il vaiolo delle scimmie non si è diffuso ampiamente negli esseri umani. Speriamo che anche questa volta i contagi si fermino a pochi casi", conclude l'esperta.