Adriatico, qualità dell’acqua in Romagna. Corsini: "Oggi faccio un tuffo, e forse ne bevo un po’"

L’assessore regionale al Turismo medita di emulare l’ex capo Apt ai tempi della mucillagine: "Lui con quel gesto dimostrò che il nostro mare era sicuro. È partita una campagna a tappeto, la Romagna non è tutta allagata"

Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo dell'Emilia Romagna (FotoSchicchi)

Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo dell'Emilia Romagna (FotoSchicchi)

Rimini, 2 giugno 2023 – La riviera romagnola riparte dopo il cataclisma. Oggi è la data ufficiale di inizio dell’estate al mare. Quindici giorni fa sembrava tutto a pezzi e perduto, ora le spiagge sono pronte e attrezzate.

Divieto di balneazione in Romagna: dove viene revocato e dove resta

Assessore regionale al turismo Andrea Corsini, lei cosa farà oggi?

"Per prima cosa mi tufferò in acqua nella mia Cervia e magari berrò anche un bicchiere d’acqua marina...".

Cosa vuole dimostrare?

"Ci teniamo alla trasparenza e ancora di più alla sicurezza dei cittadini. Voglio dire che dove c’è l’ok dell’Arpa, non c’è alcun rischio a fare il bagno".

C’è un precedente celebre: nel 1989 il grande capo dell’allora Apt Primo Grassi riempì un bicchiere con l’acqua dell’Adriatico pieno di mucillagine. Lo sorseggiò senza paura davanti alle telecamere per dimostrare che non c’erano pericoli...

"Sì, fu una mossa comunicativa straordinaria. Per far tornare i turisti fu più importante quel bicchiere d’acqua che mille costosissime campagne".

Ma stavolta altro che mucillagine... L’alluvione ha creato distruzione, paura, purtroppo anche morte.

"Le spiagge per fortuna sono state risparmiate".

Ma il il mare, con tutte quelle schifezze che i fiumi infuriati hanno scaricato nell’Adriatico, è sicuro?

"Ho rinviato l’avvio di una settimana dell’attività balneare e ci è andata bene".

Ci spieghi meglio, cosa vuol dire?

"Dovevamo cominciare la stagione la scorsa settimana e il pronti e via prevede fra le altre cose anche il primo check-up dell’Adriatico. Dieci giorni fa il controllo avrebbe dato probabilmente risultati disastrosi. Mi dicono che sono finiti nell’Adriatico 450 milioni di metri cubi d’acqua di un certo tipo".

E ora?

"Ora le prime analisi ci hanno detto che la balneazione è vietata in 19 punti su 98, in primis i lidi ravennati. Ma poco fa ho ricevuto anche il nuovo verdetto su sette controanalisi: alla Bassona Nord, foce del Bevano, si può rifare il bagno. Gli altri sei esiti li avremo oggi. Siamo soddisfatti dopo tutto quello che è successo. E rifaremo i controlli".

Quando?

"Ogni giorno: finché i valori non torneranno regolari e potremo dire a tutti: fate un tuffo senza paura. Poi da ruotine si faranno altri quattro controlli durante l’estate".

Guardiamo il bicchiere mezzo pieno: su 98 spiagge monitorate, ora almeno 80 sono in regola. Praticamente tutti i grandi centri. da Rimini a Riccione a Cesenatico. E dei sette chilometri della spiaggia del comune di Cervia al momento solo 150 metri sarebbero a rischio. Giusto?

"Giusto. Ed il messaggio che vogliamo lanciare è proprio questo. La Romagna può e deve ripartire dal turismo. In questo fine settimana tanti alberghi sono strapieni grazie anche ad eventi come il concerto di Vasco Rossi, Rimini Welness e le Superbike a Cattolica".

Ma in tanti alberghi, diciamola tutta, sono pure arrivate disdette...

"Quindici giorni fa. E soprattutto più che per le disdette si temeva per le mancate prenotazioni e c’è stato in un baleno un calo del fatturato fino al 10%. Ma la musica è già cambiata. Me lo dice una ricerca fatta su un campione di 900 strutture ricettive. E sa cosa mi raccontano tanti amici albergatori?".

Cosa?

"Che ricevono telefonate da vecchi clienti tedeschi che ultimamente sceglievano altri lidi. Chiamano e dicono: torniamo in Romagna anche per solidarietà, vogliamo aiutarvi. Bello".

La Romagna è il motore turistico della regione?

"Sì, ha un valore aggiunto di 8,4 miliardi di euro. Ogni 100 presenze turistiche, 9 riguardano la nostra Riviera. Il turismo, insieme al settore manifatturiero, è il motore dell’Emilia Romagna".

Dovete convincere gli stranieri, ma anche tanti italiani, che la Romagna non è, per fortuna, solo Conselice.

"Sì, stiamo portando in giro per l’Europa questo messaggio. La Romagna non è tutta allagata, le spiagge sono come un anno fa. Le strade principali sono tutte percorribili, i treni funzionano".

Come fate a veicolare il messaggio?

"Con una campagna straordinaria. Stiamo tappezzando aeroporti, stazioni ferroviarie e fermate dei bus di decine di città italiane e di altre città di dodici paesi stranieri. È un grande sforzo, ma dobbiamo farlo per tutti i cittadini in difficoltà. Se riparte la Romagna, riparte anche tutta la regione. Riparte l’Italia".

Un suo obiettivo?

"In Riviera ci sono tedeschi, svizzeri, austriaci, francesi, polacchi e sono tornati gli inglesi. Poi c’è la bella novità degli americani. Puntiamo al 40% del turismo estero. Ce la possiamo fare. Anzi, sa che le dico? Ce la faremo"..