ROSALBA CARBUTTI
Economia

Hera, bilancio 2023 record: dividendo di 14 cent per azione

Numeri super nonostante l’alluvione che ha generato danni per 96 milioni. Il Mol sfiora il miliardo e mezzo di euro

Bologna, 30 aprile 2024 – Via libera dall’assemblea dei soci al bilancio 2023 di Hera con la distribuzione di un dividendo di 14 centesimi per azione. I vertici della multiutility, il presidente esecutivo Cristian Fabbri (video) e l’ad Orazio Iacono, confermano una performance record per Hera con un margine operativo lordo che sfiora 1,5 miliardi di euro con una crescita del 15,4% rispetto al 2022, pari a quasi 200 milioni di euro, e ricavi che si attestano a quasi 15 miliardi. 

Un depuratore Hera
Un depuratore Hera

“Un risultato che è il maggiore di sempre per il nostro Gruppo, superando con tre anni di anticipo il target fissato al 2026, con un utile netto che è salito a 417 milioni di euro, segnando un più 12 per cento”, dettaglia Fabbri nella sua relazione agli azionisti. Soddisfatto anche l’ad Iacono: “Nel 2023 abbiamo avuto un risultato molto positivo con una crescita dell’utile netto di quasi 45 milioni di euro”. Fabbri conferma il valore economico della multiutility nei territori dove opera: “Parliamo di 2,3 miliardi distribuiti a lavoratori, fornitori, pubblica amministrazione, azionisti e comunità locali”, mentre l’utile netto di pertinenza degli azionisti è pari a 375,2 milioni (più 16,5 per cento).

Non manca, poi, nella relazione, il riferimento all’impatto dell’alluvione dello scorso maggio sulle attività del gruppo. La società stima in 96 milioni i danni generati dalla calamità (60 milioni spesi nel 2023), mentre i danni agli asset sono quantificabili in 44 milioni di euro. Cifre rispetto alle quali è stata avviata una interazione con il commissario straordinario Francesco Figliuolo per l'ottenimento di 40 milioni di rimborsi.

Oltre ai danni diretti, ci sono anche gli effetti riflessi che derivano dalle misure di supporto alle popolazioni colpite: Hera ha concesso dilazioni di pagamento per oltre 1,1 milioni ai clienti residenti nei Comuni impattati, dove è stata sospesa anche l'attività di interruzione del servizio per morosità. Per far fronte all'emergenza e ripristinare i servizi nelle aree alluvionate, la multiservizi ha impiegato 300 persone a tempo pieno, 98 mezzi antispurgo e raccolto oltre 100.000 tonnellate di rifiuti. Numerosi gli impianti danneggiati, 15 quelli per il trattamento e smaltimento dei rifiuti, 64 quelli del ciclo idrico, a cui si sommano 176 tratte di acquedotto e fognatura danneggiate, 25mila utenze disalimentate, 17 impianti di distribuzione di energia elettrica danneggiati, 71 tratte della rete gas compromesse, 25.000 contatori del gas e 4.500 punti luce danneggiati.

“La nostra attenzione ci ha consentito di superare l’emergenza grazie agli investimenti in servizi e impianti fatti negli anni precedenti – spiega Fabbri, ricordando come  – le nostre persone sono state in prima linea per settimane per far tornare la situazione rapidamente alla normalità”.

Conferma l’ad Iacono: “L’alluvione ci ha insegnato che la resilienza si fa collaborando con gli altri attori del territorio”. Nel corso dell’assemblea sono stati nominati anche due consiglieri: Enrico Di Stasi e Tommaso Rotella che assumerà l’incarico di vicepresidente nel prossimo consiglio d’amministrazione al posto di Gabriele Giacobazzi, scomparso il 3 marzo, menzionato dal presidente Fabbri: “Ha lasciato un grande ricordo a tutta l’azienda”.