Pronto soccorso, la buona ricetta di Bentivoglio

Un mio conoscente si è recato recentemente al pronto soccorso di un ospedale di Bologna con un parente stretto per un' urgenza di media gravità e ha dovuto attendere ore e ore per ottenere la visita. Ho sentito in tv e letto sui giornali che si parla di piani di ristrutturazione del settore urgenza degli ospedali. Un annuncio fatto e rifatto molte volte, ma ho la netta sensazione che si tratti di promesse dal sapore politico che poi hanno poco riscontro nella realtà. Il Pronto soccorso è un servizio essenziale per i cittadini, va sostenuto prima di ogni altra cosa. Rosalba Castelli Risponde Beppe Boni

Si è perso il conto delle promesse sulla riorganizzazione dei Pronto soccorso in Emilia Romagna. L'ultima è di appena due giorni fa, lanciata dall'assessore regionale alla sanità Raffaele Donini e prevede per giugno una grande riorganizzazione: saranno separate emergenze e urgenze e dovrebbero nascere centri di assistenza aperti 24 ore su 24 con i codici di media gravità che verranno trattati sul territorio. Se è tutto vero è in parte una retromarcia perchè negli anni passati sono stati chiusi o depotenziati per motivi di bilancio alcuni Pronto soccorso dei piccoli ospedali sparsi in provincia. Facciamoci il segno della croce e speriamo bene, mentre la Regione Emilia Romagna sulla sanità ha sistemato il buco di bilancio (85 milioni) pur lamentando dal governo (anche dal precedente a quello di centrodestra) nessun rimborso per Covid ed energia. Sul Pronto soccorso vale però la pena di segnalare i buoni risultati ottenuti intanto dal modello messo in atto dall'ospedale di Bentivoglio, in provincia di Bologna. Il cosiddetto ambulatorio Abc a bassa complessità, partito a novembre e aperto dalle 13 alle 19, ha alleggerito sensibilmente gli ingressi al Pronto soccorso. Secondo i dati forniti dalla direttrice del settore urgenza, Grazia Pecorelli, sono stati 1371 i pazienti presi in considerazione di cui l'80% codici verdi (casi non urgenti), a scalare il 13% codici bianchi e azzurri. La struttura funziona con il contributo dei professionisti di medicina generale e in questo modo si è arrivati a visitare 15 pazienti in 6 ore, un record in positivo. L'esperimento, quindi, ha dimostrato che i medici convenzionati inseriti in un sistema strutturato possono contribuire a risultati molto soddisfacenti per i cittadini. Sarebbe buona cosa ampliare anche l'orario di apertura oltre le 19. voce. lettori@ilcarlino.net beppe.boni@ilcarlino.net