
Bologna, 2 aprile 2025 – La Commissione Europea ha proposto di declassare la protezione del lupo, passando da ‘specie rigorosamente protetta’ a ‘specie protetta’. Questo cambiamento consentirebbe alle autorità locali di autorizzare la cattura o l’uccisione dei lupi in caso di necessità legate alla sicurezza o all’ordine pubblico.

L’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha già inviato alle Regioni una tabella con le possibili quote di abbattimento, prevedendo la rimozione del 3-5% della popolazione italiana di lupi, ovvero tra 98 e 163 esemplari su un totale stimato di 3.253 individui. Per l’Emilia-Romagna oscilleremmo fra 9 e 15 lupi, per le Marche fra 5 e 8.
Per rendere operativo il provvedimento, sarà necessario modificare la direttiva Habitat dell’UE, un passaggio che richiede il parere favorevole del Parlamento e del Consiglio Europeo. Solo dopo questa modifica gli Stati membri potranno integrare la nuova regolamentazione nei propri ordinamenti nazionali.
Questa proposta ha suscitato forti critiche da parte delle associazioni animaliste che hanno presentato ricorso al Tribunale UE contro la proposta della Commissione, confidando che venga annullata.
Ma gli avvistamenti dei lupi si stanno moltiplicando, anche vicino ai centri abitati: i dati degli esperti parlano chiaramente di un aumento costante della popolazione che però – è bene ricordarlo – servono anche a tenere sotto controllo il numero di altri animali che, altrimenti, non trovano antagonisti naturali.
Le nutrie
Proprio in queste ore, un’interrogazione presentata al Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna da Fratelli d’Italia chiede il via libera all’abbattimento delle nutrie la cui “proliferazione incontrollata sta causando gravi danni all'agricoltura, alle infrastrutture idrauliche e alla sicurezza del territorio, in particolare nelle aree rurali e lungo gli argini dei fiumi: gli agricoltori denunciano da tempo l'eccessiva burocrazia e le limitazioni imposte alle operazioni di contenimento di questa specie invasiva, rendendo inefficaci le attuali misure di abbattimento".