Meteo Emilia Romagna, in arrivo la neve: ecco dove e quando

Possibili piene dei fiumi e frane, bollettino di allerta da parte degli esperti dell’Arpae. Secondo le previsioni si registrerà un calo vistoso delle temperature. Il meteorologo e membro Ampro Nanni: “Le minime nelle zone di aperta campagna potranno scendere anche diversi gradi sotto lo zero”

Bologna, 4 gennaio 2024 - La stabilità anticiclonica e le temperature miti che hanno caratterizzato il periodo natalizio sono destinate a essere archiviate tra i ricordi delle festività: neve e condizioni meteo decisamente più invernali sono in procinto di arrivare con ciclone dell’Epifania, che colpirà da un capo all’altro del Paese.

Neve in arrivo in Emilia Romagna (foto generica)
Neve in arrivo in Emilia Romagna (foto generica)

L’Emilia-Romagna sarà certamente tra le regioni interessate dal cambiamento: a confermarlo, l’emanazione di un bollettino di allerta da parte degli esperti dell’Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l’energia e l’ambiente), di concerto con la Protezione civile regionale. L’allerta, di colore ‘giallo’ (criticità ordinaria), scatterà alle ore 00:00 del 5 gennaio e resterà valida fino alla stessa ora di sabato 6 gennaio.

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"Nella mattinata di venerdì 5 gennaio – recita l’avviso di Arpae - sono previste precipitazioni di forte intensità sui rilievi del settore occidentale, in estensione progressiva al resto della regione nel corso della giornata. Nelle zone montane e collinari occidentali saranno possibili localizzati fenomeni franosi, ruscellamenti e innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua”.

L’allerta gialla per possibili piene dei fiumi riguarderà le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena; quella per frane e piene dei corsi d’acqua minori si estende anche al Bolognese (oltre a toccare le province occidentali già menzionate). Ma la perturbazione atlantica prevista nella giornata di venerdì sarà solo il preludio di un cambiamento più netto della circolazione atmosferica, che si manifesterà appieno, sul territorio regionale, nel corso del primo weekend di gennaio.

Secondo il sito web di Arpae, infatti, sabato 6 gennaio potrebbero già vedersi dei fiocchi di neve a quota 1400-1500 metri, in serata, sui rilievi emiliani, mentre le temperature massime non andranno oltre gli 8 gradi sul settore occidentale e i 10-11 sulla costa romagnola. La giornata di domenica 7 sarà ancora contrassegnata da precipitazioni diffuse, con nevicate fino a 900-1000 metri e un ulteriore calo delle temperature.

Il ritorno in grande stile dell’inverno potrà portare la neve anche a quote più basse, o addirittura in pianura? Lo abbiamo chiesto a Roberto Nanni, tecnico meteorologo riminese e membro Ampro, associazione italiana dei professionisti della meteorologia.

"L’arrivo dell’attesa vasta area depressionaria sul bacino del Mediterraneo – argomenta Nanni - favorirà lo sviluppo di un vortice di bassa pressione, che insisterà almeno fino a lunedì in prossimità dell’Italia meridionale e attiverà venti di bora molto intensi. Saranno queste correnti settentrionali a richiamare sul nostro Paese aria di origine artica, determinando un calo vistoso delle temperature e condizioni climatiche decisamente invernali. Se, dapprima, la neve si farà vedere solo a quote elevate, col progressivo abbassamento dei valori le nevicate potranno raggiungere i settori collinari o di media montagna: in particolare, l'Appennino romagnolo sarà imbiancato fino a 6-700 metri di altitudine circa. I venti continueranno a soffiare con rotazione ciclonica anche all’inizio della prossima settimana, agitando il mare fino a generare possibili mareggiate. Tra l’8 e il 10 gennaio tornerà il sereno: ma la prevista maggior stabilità sarà accompagnata ancora da un soffio d’aria artica di estrazione continentale. Ciò implicherà un ulteriore calo delle temperature sul versante adriatico settentrionale e centrale e, molto probabilmente, determinerà locali nevicate fino a quote molto basse tra l'Emilia Romagna e le Marche. Attenzione: l'abbassamento delle temperature non avrà carattere di eccezionalità, ma si raggiungeranno valori al di sotto delle medie stagionali, con le minime che, nelle zone di aperta campagna, potranno scendere anche diversi gradi sotto lo zero”.