Traffico di droga, smantellate due organizzazioni criminali: arresti anche in Emilia Romagna

Operazione della Guardia di Finanza, blitz in diverse regioni: 24 persone sono accusate di far parte di associazioni per delinquere finalizzate allo spaccio di stupefacenti. Durante le indagini sono stati sequestrati 45 chili di cocaina, 150 di marijuana, 1,5 di hashish e 900mila euro in contanti

Traffico di droga, arresti in tutta Italia: operazione della Finanza

Traffico di droga, arresti in tutta Italia: operazione della Finanza

Bologna, 6 febbraio 2024 - Traffico di droga, smantellate due organizzazioni criminali, arrestate 24 persone. Operazione in corso della Guardia di Finanza di Finanza di Torino e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (Scico) delle Fiamme Gialle in tutta Italia. Le organizzazioni avevano basi a Torino e Alessandria. Durante le investigazioni sono stati intercettati e sottoposti a sequestro, in più occasioni, non solo in Piemonte ma anche in Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Toscana e Veneto, complessivamente circa 45 chili di cocaina, 150 chili di marijuana, 1,5 chili di hashish e 900mila euro in contanti.

Lo stupefacente sequestrato se immesso sul mercato 'al dettaglio' avrebbero potuto fruttare un introiti illeciti per almeno 6 milioni di euro. Dall’alba della mattinata odierna circa 120 militari delle Fiamme Gialle stanno dando esecuzione in varie regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Abruzzo) a un’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo piemontese che ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di 24 persone, gravemente indiziate di far parte delle due distinte associazioni per delinquere finalizzate al traffico e alla commercializzazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti (principalmente cocaina e marijuana).

Durante le indagini dell’operazione 'Malok 2019' sono state eseguite intercettazioni telefoniche e ambientali e attività di osservazione e pedinamento: i due presunti sodalizi criminali sarebbero composti da soggetti italiani e albanesi, che, secondo l'accusa, avrebbero commesso plurimi reati connessi all’importazione e al traffico di stupefacenti. L’organizzazione, che si occupava principalmente del traffico di cocaina, è risultata avere una vasta rete di clienti, ubicata non solo in Piemonte (nelle province di Torino, Asti e Cuneo) ma anche in Toscana (provincia di Lucca). A capo vi era un 58enne albanese, da oltre 20 anni stabilitosi in provincia di Torino.

Il secondo sodalizio, radicato in Alessandria avrebbe rifornito di ingenti quantitativi di stupefacente l’omologo torinese. Il relativo promotore è stato individuato in un 39enne albanese che manteneva diretti contatti con i fornitori, dimoranti in Albania, e stabiliva i quantitativi da introdurre in Italia, in base alle necessità di mercato.

L’organizzazione, che trafficava non solo cocaina ma anche hashish e marijuana, si occupava di effettuare stabilmente cessioni di stupefacenti in Piemonte (province di Torino, Alessandria e Novara) e occasionalmente anche in Lombardia (province di Pavia, Milano e Brescia) e Francia. Entrambi i sodalizi criminali disponevano di alloggi e luoghi idonei a occultare lo stupefacente e di un collaudato sistema per provvederne al trasporto e alla distribuzione, avvalendosi anche di veicoli modificati e dotati di appositi doppi fondi.