Traffico illecito di beni culturali: recuperate oltre 10mila opere d’arte del valore di 11 milioni

I carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale hanno presentano i risultati dell’attività operativa del 2023 in Emilia Romagna

Alcune delle opere d'arte recuperate in Emilia Romagna

Alcune delle opere d'arte recuperate in Emilia Romagna

Bologna, 10 maggio 2024 - Oltre diecimila opere d'arte, più precisamente 10.798, sono state recuperate nel 2023 dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale, per un valore complessivo stimato di 11 milioni e 591mila euro. Per le attività di tutela del paesaggio e monumenti, il Nucleo Tpc ha predisposto 110 servizi di controllo alle aree paesaggistiche terrestri e 46 alle aree archeologiche, mentre 59 sono stati i controlli a esercizi antiquariali e commerciali in genere e 172 quelli predisposti a mercati e fiere antiquariali. Anche i controlli “on-line” dei beni commercializzati nelle piattaforme di “e-commerce” hanno portato al controllo di 1915 beni in vendita.

Il report dei carabinieri evidenzia un leggero aumento dei furti di beni culturali nel 2023 rispetto all'anno precedente, passati da 29 del 2022 ai 34 del 2023. Sul piano repressivo i militari hanno denunciato 39 persone per reati di beni d'arte, ricettazione di opere d’arte rubate, contraffazione di opere d’arte contemporanea, ma anche per reati in danno del paesaggio. Le attività di polizia giudiziaria, inoltre, hanno consentito di recuperare e sequestrare 888 beni di tipo antiquariale, archivistico e librario. Come ad esempio il recupero, avvenuto a Bologna, ad aprile 2023, del dipinto olio su tela raffigurante una battaglia terrestre, attribuito all'artista Andrea di Lione, risultato rubato da una casa a Impruneta, in provincia di Firenze, nel 1998.

I carabinieri segnalano anche il recupero avvenuto a Ferrara, sempre ad aprile 2023, del dipinto olio su tavola raffigurante “San Rocco, Santo Stefano e San Giacomo con i due donatori”, attribuito a un autore fiammingo del XVI sec, individuato in vendita in seguito ai controlli preventivi eseguiti sulle piattaforme digitali e risultato rubato dalla chiesa di Jonars Pontchartrin di Yvelines, in Francia, nel luglio del 1981. A novembre, invece, i carabinieri hanno restituito alla chiesa del Santissimo nome di Maria di Staggia di San Prospero un'acquasantiera a fusto in marmo rosso di Verona.

Tra le operazioni di maggior rilievo, inoltre, i carabinieri segnalano la restituzione all'Iraq di un prezioso reperto archeologico costituito da un “mattone con iscrizione cuneiforme”, del re assiro Salmanassar III, proveniente dalla Ziggurat (tempio-torre a gradoni) di Nimrud, l’antica Kalkhu, a quel tempo capitale dell’Assiria. Tra maggio e luglio 2023, in occasione dell'alluvione, i carabinieri e la Task force Caschi blu della cultura hanno provveduto alla messa in sicurezza del patrimonio culturale interessato dall'evento. 

Più in generale i carabinieri del nucleo Tpc hanno eseguito 322 servizi, oltre 130 scorte e trasporto di beni mobili nei luoghi di deposito temporaneo, impiegando complessivamente 626 unità che sono intervenute su oltre 180 chiese e istituti di culto, su un centinaio di edifici di interesse storico-artistico e aree archeologiche e su circa 40 archivi e biblioteche danneggiati, consentendo il recupero di 48.646 libri antichi, 6.305 metri lineari di documentazione archivistica, 75 dipinti e disegni, 22 statue e busti, 265 sculture di vari materiali, 147 armi antiche e relative munizioni, 1.114 cimeli di guerra e svariati reperti archeologici e antropologici.