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Cronaca

A Carrara nascerà la stazione di Adriatic Link

Terna, altro passo verso la realizzazione dell’elettrodotto sottomarino. L’avvio dei lavori è previsto per settembre-ottobre 2025

di Anna Marchetti

Terna realizzerà a Carrara la nuova stazione di conversione di Adriatic Link, l’elettrodotto sottomarino in corrente continua che unirà Abruzzo e Marche. Il cavo lungo 250 km, quasi tutto sottomarino, sbarcherà a Metaurilia, approdo preferito a Baia Metauro per evitare l’attraversamento in mare di strutture energetiche già presenti.

La stazione di conversione sarà costruita in adiacenza all’attuale stazione elettrica ed occuperà, "tra edifici fuori terra, aree tecniche e di rispetto (anche adibite alla protezione con piantumazione di alberi), circa 6 ettari".

L’iter autorizzativo dovrebbe terminare entro agosto 2022, l’avvio dei lavori è previsto per settembre-ottobre 2025, l’opera dovrebbe entrare in esercizio nel 2028. E’ quanto emerso ieri, nell’incontro on line con il quale i tecnici di Terna (la società che gestisce la rete elettrica nazionale) hanno fornito informazioni sul progetto: dalla spiaggia di approdo di Meuarilia il cavo interrato passerà nell’area industriale di Bellocchi per arrivare alla stazione di conversione a Carrara.

"In un percorso lungo circa 16 km, attraverserà prevalentemente strade esterne ai centri abitati, lasciando inalterati ambiente e paesaggio". Durante l’incontro si è parlato anche delle opere compensative previste per Fano. Due le proposte che sarebbero state avanzate dal sindaco Massimo Seri e dal vice sindaco Cristian Fanesi: il finanziamento di opere pubbliche da riqualificare e l’interramento di linee elettriche ad alta tensione che passano all’interno dei centri abitati di San Cristoforo e San Lazzaro.

"Nei prossimi giorni – hanno spiegato i tecnici di Terna– riprenderemo il dialogo con gli amministratori fanese per scendere nei particolari". In sostanza le compensazioni potranno essere di due tipi: il finanziamento di opere pubbliche indicate dal comune. In questo caso l’erogazione sarà suddivisa in due tranche: una prima parte (75%) al momento dell’apertura del cantiere di Adriatic Link (stimata per il 2025) e il restante 25% quando l’opera entrerà in esercizio (2028). Terna potrà anche accogliere la richiesta del Comune di delocalizzare una vecchia linea elettrica, in questo caso l’intervento sarà successivo al completamento di Adriatic Link. In ogni caso tutte le compensazioni saranno inserite e previste in un protocollo dì intesa e in una convenzione che saranno stipulata da Terna e Comune di Fano.

I tecnici dell’azienda hanno spiegato come la scelta delle soluzioni presentate ieri sia "il risultato di un lungo percorso di confronto e dialogo con il territorio che, dal dicembre 2020 ad oggi, si è concretizzato in 90 incontri con amministrazioni regionali e comunali, associazioni e cittadini di Abruzzo e Marche. "Con circa 250 chilometri di lunghezza, di cui 210 in cavo marino, l’Adriatic Link – hanno spiegato da Terna – consentirà di migliorare la capacità di scambio elettrico tra le diverse zone del Paese, soprattutto tra il centro-sud e il centro-nord, grazie a un incremento di circa mille megawatt di potenza, aumentando l’efficienza, l’affidabilità e la resilienza di tutta la rete elettrica di trasmissione e, in particolare, di quella marchigiana, contribuendo a colmare il deficit energetico della Regione che, secondo gli ultimi dati, si attesta al 70% circa. L’investimento previsto è di circa 1 miliardo.