REDAZIONE FANO

Appicca il fuoco alla carta igienica E fa evacuare tutto l’istituto Olivetti

Pompieri e carabinieri ieri a Palazzo Petrucci. La preside: "Le indagini chiariranno le responsabilità"

di Tiziana Petrelli

Ha visto del fumo nero uscire da sotto la porta di uno dei bagni al secondo piano di Palazzo Petrucci ed ha subito avvertito gli insegnanti. Così un giovane studente di terza dell’Olivetti ha evitato che scoppiasse il panico a scuola. Pochi istanti dopo che aveva lanciato l’allarme è infatti scattato anche il sistema antincendio, con le sirene e il relativo piano di evacuazione. Una "prova vera" che ha visto circa 750 studenti, insieme ad insegnanti e personale Ata, dirigersi immediatamente verso le quattro uscite di sicurezza dell’istituto superiore per i servizi commerciali e turistici: ordinati, in fila, rapidi, silenziosi.

Un gruppo di studenti è uscito dall’ingresso di via Nolfi e nonostante la presenza di un’impalcatura che avrebbe potuto rendere l’operazione più difficile, si sono diretti al sicuro nei Giardini Leopardi. Un altro gruppo è uscito dalla porta di via De’ Petrucci, anche loro sbarrati dalla cartellonistica stradale dei lavori in corso, si sono uniti agli altri nel punto di raccolta dei giardini Leopardi. Altri due gruppi di studenti, invece, sono usciti dal retro dell’istituto, dalla scala antincendio che si affaccia sul parcheggio di via Montevecchio e Mura Malatestiane. E così, divisi e fuori dalle loro aule, sono rimasti per circa un’oretta. Nel frattempo sul posto sono accorsi vigili del fuoco e carabinieri, che ora indagano sull’accaduto, perché dalle prime evidenze sembrerebbe che il principio d’incendio che si è sprigionato ieri mattina poco prima delle 10 nei bagni dei laboratori dell’Olivetti, sia di origine dolosa.

A prendere fuoco, infatti, è stato un rotolo di carta igienica alloggiato nel suo porta rotolo. "E’ successo tra le 9.40 e le 10 circa - spiega la preside Eleonora Augello, che in quel momento non era in istituto perché si stava dirigendo a Pesaro per un appuntamento istituzionale -. Quando sono arrivata ho trovato già carabinieri e vigili del fuoco. Il fatto positivo di tutta questa situazione è che i lavori fatti dalla Provincia hanno funzionato. E anche la prova di evacuazione. I ragazzi sono stati bravi, hanno fatto tutto come doveva essere fatto e questo mi tranquillizza anche per il futuro perché un conto è fare le prove senza pericolo reale, un conto è con il pericolo oggettivo". Non c’è stato panico e neppure feriti o intossicati. "Non si è trattato di un incendio ma di abbruciamento - prosegue la preside -, mi hanno detto i pompieri. Era la carta igienica del contenitore stagno igienico, quelli grandi di plastica. Si può quindi escludere che sia stato un corto circuito".

Uno studente che gli ha dato fuoco di proposito? "Probabilmente sì" ammette con sofferenza la preside, che quest’anno si trova per la seconda volta alle prese con situazioni di extra-ordinaria amministrazione, con i carabinieri nella sua scuola come pochi mesi fa per il ragazzino no mask sottoposto a Tso. "Ma questo non lo possiamo dire finché non lo appureranno le indagini avviate in automatico dai carabinieri - conclude -. Da lì si risalirà a chi era in giro in quell’ora, a chi era uscito dalle classi... Ma ci tengo a dire che un comportamento negativo messo in atto da chi probabilmente ha compiuto questo atto vandalico (che verrà forse successivamente dimostrato) è stato subito contrastato dal comportamento esemplare del ragazzo, che vedendo del fumo nero non ha esitato ad aprire la porta, rendersi conto e lanciare l’allarme tempestivavmente". Insomma, il bene che vince sul male.