REDAZIONE FANO

Aset cambia: esce Reginelli, entra Mattioli

Il presidente chiude un mandato di sette anni: "Patrimonio più che raddoppiato, ma servono alleanze per mantenere servizi. E basta vincoli"

I dirigenti Aset e Reginelli (al centro), insieme a sindaco e vicesindaco di Fano

I dirigenti Aset e Reginelli (al centro), insieme a sindaco e vicesindaco di Fano

"Le alleanze sono indispensabili per stare sul mercato e per partecipare alle gare, in particolare quelle di gas, acqua (in scadenza il 31 dicembre 2028) e igiene ambientale (31 dicembre del 2030)". Il presidente Paolo Reginelli, che ieri si è congedato da Aset dopo sette anni alla guida dell’azienda, non si è limitato al solo elenco numerico dei risultati raggiunti ma ha posto l’accento sulle necessarie scelte future: "Servono alleanze per mantenere i servizi". E ancora: "Vorrei che si comprendesse che Aset non è un mezzo ma una risorsa: basta vincoli e vincoletti imposti all’azienda da chi ci controlla (Comune di Fano, ndr)". Per Reginelli la dimensione di Aset si è già dimostrata un limite "dal momento che non abbiamo potuto accedere ai fondi Pnrr riservati alle azienda con più di 100mila utenze, a differenza di altre società che hanno ottenuto 27 milioni di euro a fondo perduto. Inoltre è sempre più difficile la gestione dei servizi in house perchè sia l’Europa che lo Stato spingono verso una maggiore liberalizzazione dei mercati e la concorrenza diventa sempre più pressante".

"Concorrenza feroce" che si manifesterà alla scadenza delle due gare del servizio idrico e dell’igiene ambientale. "L’idrico è il nostro core business – sottolinea Reginelli – non possiamo permetterci di perderlo, ma dobbiamo fare attenzione anche al servizio di igiene ambientale. Dalla discarica arrivano al Comune 1 milione e 800mila euro l’anno, garantendone l’indipendenza politica ed economica. C’è già un progetto di 4-500mila metri cubi di incremento in attesa di autorizzazione".

Toccato anche il tema della gestione degli impianti "che sono la vera sfida per stare sul mercato", il presidente ha ricordato come Aset abbia distribuito ai Comuni, dal 2017 al 2023, dividendi per 14 milioni di euro dei quali 9milioni e 500mila euro al Comune di Fano, il fatturato medio per dipendente sia passato da 183mila euro a 200mila euro, mentre il patrimonio netto sia cresciuto dai 33 milioni e 171mila euro del 2017 ai 69 milioni del 2024. Sul territorio sono stati investiti 68 milioni e 500mila euro. "Vi sfido – ha detto – a trovare altre partecipate con questa solidità economica".

Ora il testimone passa al nuovo Consiglio d’amministrazione, le cui nomine saranno comunicate dal sindaco Luca Serfilippi giovedì nell’assemblea dei soci: presidente Giacomo Mattioli (Fano Cambia Passo), vice presidente Maria Antonia Cucuzza (Fratelli d’Italia), consiglieri Francesca Fiorelli (Lega) ed Enzo Di Tommaso (Forza Italia).

Anna Marchetti