
Leonardo Vitali, una vittima dei ladri
Fano, 20 agosto 2024 – È piccolo, economico, facile da usare. Con quello in mano non occorre essere esperti scassinatori per aprire un’auto. Niente più martelli, grimaldelli o cacciaviti: un’automobile con chiusura elettronica si può rubare o violare anche in pieno giorno, con il proprietario a pochi metri di distanza. Lo sa bene Leonardo Vitali, titolare del Pino Bar, che nei giorni scorsi per ben due volte è stato preso di mira da alcuni ignoti che si sono intrufolati (senza rubare nulla) nella sua proprietà a quattro ruote parcheggiata in centro storico a Fano.
“L’auto era in via Mura Augustee, dietro all’edicola - ci racconta -, a pochi metri dal mio bar. L’ho lasciata alle 16 e ripresa alle 18. Nel frattempo qualcuno è entrato, ha rovistato dappertutto, poi è uscito e ha persino richiuso la macchina. Tre giorni dopo è successa la stessa cosa anche all’auto di mia moglie, parcheggiata poco distante da quello stesso punto”.
Quando Vitali è andato in commissariato a denunciare il fatto, ha saputo di non essere l’unico ad aver ricevuto quel tipo di visita. “In questura mi hanno detto che hanno avuto decine di segnalazioni identiche - prosegue -. Lo stanno facendo in centro, al lido, in varie zone della città. A me non hanno rubato nulla, perché non avevo lasciato niente in auto. Avevo paura allora che mi avessero preso il libretto, invece non l’hanno portato via né a me né a mia moglie. Non so cosa cercassero, ma hanno rovistato ovunque lasciando tutto sottosopra. Aprono la macchina, con un dispositivo che mi hanno detto si può acquistare online a poche decine di euro. State attenti a non lasciare niente in auto”.
Si chiama ’Relay Attack’ ed è un metodo estremamente efficace, veloce e persino economico per aprire (ma anche avviare) in pochi secondi e senza forzarla, un’auto con sistema keyless (senza chiavi). Il ’Relay Attack’ è un attacco informatico al sistema keyless, che va effettuato da due persone contemporaneamente: uno nei pressi dell’auto, uno nei pressi della chiave elettronica. Ognuno dei due ladri ha in mano un piccolo dispositivo wireless: più o meno quanto un ebook, o un router per internet.
Il primo si avvicina alla posizione del proprietario dell’auto e punta il dispositivo verso di lui, fino ad agganciare il segnale della chiave. A questo punto il secondo prova ad aprire la portiera manualmente, cosa che genera una richiesta di sblocco alla chiave keyless. Ma la chiave è in tasca al proprietario, quindi non risponde e l’auto non si apre. A
lmeno in teoria, perché i due dispositivi wireless fanno da ponte tra l’auto e la chiave, ristabilendo la comunicazione e permettendo l’apertura. Una volta aperta la portiera, il ladro può entrare in macchina e se anche il motore si può avviare con il ponte radio generato, è persino possibile rubare il veicolo.