TIZIANA PETRELLI
Cronaca

’Bagno di Sole’, l’esperienza dove giovani con disabilità diverse si mettono in gioco

Da 5 a 17 stabilimenti, da 3 a 9 ragazzi coinvolti. I numeri della seconda edizione del progetto Bagno di...

Tarsi: «. Non potete immaginare quante persone impareranno da questa esperienza»

Tarsi: «. Non potete immaginare quante persone impareranno da questa esperienza»

Da 5 a 17 stabilimenti, da 3 a 9 ragazzi coinvolti. I numeri della seconda edizione del progetto Bagno di Sole parlano chiaro: in un solo anno l’iniziativa di Confartigianato Imprese Demaniali e dell’associazione AGFI ha triplicato la partecipazione, consolidando un modello di inclusione che funziona. Un’esperienza che non è un lavoro, ma una palestra di vita, dove giovani con disabilità diverse si mettono in gioco, imparano, costruiscono relazioni e cominciano a immaginare un futuro fatto anche di autonomia e dignità professionale. Grande la soddisfazione degli operatori balneari. Mauro Mandolini, presidente dei bagnini di Confartigianato Pesaro e Urbino, ha sottolineato l’entusiasmo con cui le imprese si sono rese disponibili: "Hanno messo a disposizione tempo e risorse per essere pronte a un’accoglienza consapevole. Questa è la dimostrazione che l’impresa può diventare un attore fondamentale nella creazione di valore sociale". E lo conferma anche Marco Pierpaoli, segretario generale Confartigianato: "Progetti come questo dimostrano che l’inclusione si costruisce nella quotidianità, con gesti semplici ma significativi". A parlare della bellezza di questa esperienza è anche una mamma, Ivana De Benedictis, che ha voluto condividere il percorso del figlio Lorenzo, 16 anni: "È fondamentale che mio figlio si riconosca anche fuori dalla famiglia. Ha bisogno di sentirsi dire che è bravo da qualcuno che non sia la mamma. Ha le sue abilità, magari diverse, magari meno, ma quelle poche cose che sa fare le fa bene. E questa è l’occasione per dimostrarlo". Il progetto, nato da un crowdfunding della Fondazione Carifano, è stato realizzato grazie al contributo di Linkaut e al supporto di Acqua Sant’Anna. Il cuore dell’azione sono i Punti Spiaggia LINK@AUT: 9 stabilimenti che si sono formati per sviluppare un’accoglienza consapevole verso le famiglie con disabilità e che ospiteranno altrettanti giovani in un percorso di orientamento e acquisizione di competenze trasversali. Durante la conferenza di presentazione, l’assessore alle politiche sociali Lucia Tarsi ha sottolineato: "Non potete immaginare quante persone impareranno qualcosa da questa esperienza. Senza nemmeno volerlo, capiranno cosa si può fare in termini di inclusione". Il Luca Serfilippi ha ringraziato le famiglie, gli operatori, gli sponsor e le associazioni.

Tiziana Petrelli