
L’ex sede distaccata della Camera di Commercio in via Vitruvio 7
Fano, 12 ottobre 2016 - La Camera di Commercio ha chiuso definitivamente la sede distaccata cittadina che era stata inaugurata nel 1998. Era aperta tre giorni la settimana e vi operavano, allo sportello, uno o due impiegati. Una morte lenta e passata praticamente sotto silenzio perché dopo la pausa estiva lo sportello non ha più riaperto. La decisione della Camera di Commercio di Pesaro è ufficiale e irreversibile, ed ha coinvolto oltre Fano anche a Urbino. Ed è stato detto ‘no’ anche al sindaco Palmiro Ucchielli che voleva uno sportello camerale a Calcinelli.
«E’ un atto governativo che ci impone la chiusura di tutti gli sportelli periferici camerali tanto che è in ballo anche quello provinciale», dice Fabrizio Schiavoni, fanese, e direttore generale dell’ente camerale provinciale. Che aggiunge anche: «Con la digitalizzazione dei documenti e degli atti, ormai si fa tutto per via telematica anche attraverso i professionisti e le associazioni di categoria». Ciò comunque non toglie che con la chiusura dello sportello alcune telefonate hanno raggiunto la sede centrale di Pesaro per chiedere chiarimenti ed anche per protestare contro la chiusura. La sede cittadina era ospitata all’interno di locali messi a disposizione dall’amministrazione comunale dietro il cinema Politeama ed il Comune aveva dato anche la sua disponibilità per una nuova sede, cosa questa ormai superata.
Il presidente camerale Alberto Drudi è chiaro: «Non è una cosa che abbiamo voluto noi – mette in chiaro –, ma non abbiamo più la possibilità di erogare questi servizi, fra l’altro molto apprezzati dalle imprese, per il semplice fatto che il governo ha tagliato le entrate delle Camere di Commercio. Finché abbiamo potuto abbiamo lasciato in piedi questi servizi, ma ora non ci sono più le condizioni, per cui abbiamo deciso di chiudere lo sportello di Fano così come quello di Urbino». Con una differenza: quello di Urbino aveva soprattutto una funzione di rappresentanza, mentre quello di Fano era stato aperto proprio per venire incontro alle esigenze delle imprese che altrimenti dovevano spostare il personale nella sede di Pesaro per ottenere atti e incartamenti.