TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Via il distributore, la zona Eni torna a fiorire

Bonifica nell’anno nuovo, dopodiché l’idea è ripristinare i giardini originari

L'area del distributore Eni come si presenta oggi

Fano, 31 dicembre 2015 - Oggi si compie ufficialmente il primo passo per un nuovo cambiamento nel volto della città. Con un ritorno al passato. E’ proprio al termine di questa giornata che scade infatti il contratto stipulato nel 1949 tra Agip (ora Eni) e l’allora amministrazione comunale, anche se la società che gestiva la pompa di benzina accanto alla scuola Corridoni, in previsione di questa data, ha già chiuso i battenti da tempo (FOTO).

Da quel momento il triangolo di terreno tra viale Gramsci e via Montegrappa è stato lasciato in stato di abbandono sollevando qualche protesta dei cittadini. «Noi non centriamo più nulla – dice Alessio Urbinati della Umb –. A metà aprile abbiamo riconsegnato le chiavi dell’impianto ad Eni, che in attesa di bonificare l’area ha recintato tutto per questioni di sicurezza». I cittadini avevano infatti iniziato a parcheggiarci le auto, lanciando un messaggio subliminale all’amministrazione: quello di farci un parcheggio a ridosso del centro.

UN’AREA di sosta è ora una delle ipotesi in ballo per la riqualificazione di quello spazio comunale, una volta che Eni avrà dato seguito alla prescrizioni contrattuali che la obbligano a bonificare i serbatoi e il terreno circostante. Ma a parlare con gli amministratori e viste le scelte fatte fino ad ora (vedi l’intenzione di ripristinare all’interno della corte Malatestiana gli antichi giardini all’italiana), è un’altra la scuola di pensiero che sembra prevalere: ritornare al progetto di Mario De Renzi, l’architetto che negli anni 30 progettò la scuola Filippo Corridoni secondo le idee legate alla cultura razionalista, che lì aveva realizzato un giardino con una fontana (quella che ora si trova in via Nazario Sauro). «I lavori per la bonifica saranno ritardati un po’ – annuncia l’assessore al Patrimonio Carla Cecchetelli –: abbiamo chiesto ad Eni di rimandare l’inizio per evitare di avere un cantiere in viale Gramsci durante il Carnevale. Non sappiamo quanto ci vorrà per la bonifica, dipende dallo stato di ammaloramento delle cisterne. Ma dubito avremo brutte sorprese. Per cui ipotizzo che per l’estate potremmo iniziare a ragionare su cosa farci. Sarebbe bello ripristinare i giardini originari, magari anche con qualche parcheggio».

AL MOMENTO nessuno lavora al progetto, tanto più che all’interno di una voluminosa cartella dell’Archivio di Stato di Fano conservato alla Federiciana c’è ancora il progetto originario di De Renzi con disegnate aiuole e siepi, i passaggi pedonali con ghiaia e panchine di cemento e al centro una fontana dalla sagoma perfettamente in linea con la razionale architettura dell’edificio scolastico.