Fano, due arresti e un divieto di avvicinamento per violenza domestica

Nell'episodio più recente un 38enne ha aggredito la ex e poi ha graffiato l'auto di un altro uomo

Ragazze a una manifestazione contro la violenza sulle donne

Ragazze a una manifestazione contro la violenza sulle donne

Fano (Pesaro e Urbino) mercoledì 17 gennaio 2024 - N on potrà più avvicinarsi alla ex, un 38enne fanese. Ieri infatti i Carabinieri della Stazione di Fano hanno dato esecuzione alla misura cautelare del “divieto di aderire alla persona offesa”, emessa a suo carico dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pesaro (su richiesta della Procura) perché ritenuto responsabile di maltrattamenti nei confronti della sua ex compagnia. Le indagini dei militari hanno permesso di ricostruire dieci mesi di gravi episodi di violenza psicologica nei confronti della donna, in alcuni casi avvenuti anche alla presenza dei loro due figli minori. Si sono potuti documentare in maniera certosina, tanti episodi in cui l'uomo (anche in presenza di tanti testimoni, tutti ascoltati) la minacciava e la offendeva. Oltre a questo, il 38enne avrebbe dato sfogo alla sua gelosia anche graffiando l'autovettura del nuovo compagno della donna . Rintracciato dai militari, come da provvedimento dell'Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto al divieto di accesso alla persona offesa, con l'obbligo di rispettare una distanza minima dalla vittima , ovunque si trovi, di almeno 500 metri (ma senza braccialetto) in attesa del processo per “maltrattamenti contro familiari o conviventi”, aggravato dall'aver commesso alcune condotte alla presenza dei figli minori (previsto dall'articolo 572 del codice penale) e di danneggiamento di autovettura.

Negli stessi giorni, i militari della Stazione Carabinieri di Fano, nell'ambito delle attività di contrasto dei reati “Codice Rosso”, hanno eseguito due ordini di carcerazione nei confronti di un 50enne (resosi responsabilità di maltrattamenti in famiglia aggravati nel 2018, per i quali è stato condannato ad una pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione), e di un 43enne (resosi responsabile di maltrattamenti in famiglia aggravati avvenuti fra il 2016 ed il 2019, per i quali è stato condannato alla pena di 2 anni e mesi 3 di reclusione). Entrambi sono ora incarcerati a Villa Fastiggi.