Fano, 6 novembre 2024 – È sfumata l’idea di riuscire a salvare una "casetta del Duce", così vengono definite dai fanesi quella case con un ettaro di terreno che vennero edificate tra il 1934 e il 1940 a sud del fiume Metauro nell’ambito di un progetto di bonifica voluto dal Duce Benito Mussolini. "La casetta che l’associazione culturale 87 e l’Ecomuseo Metaurilia Orto di Mare avevano individuato all’inizio di quest’anno e per la quale il Comune di Fano aveva stanziato una cifra, – dice Maura Garofoli che cura la comunicazione dell’Ecomuseo – è stata purtroppo nel frattempo venduta e adesso tutto è di nuovo fermo".
La casetta che era stata individuata e che si trova lungo la strada per Caminate aveva tutti requisiti per entrare a far parte di un progetto culturale interdisciplinare che mirava soprattutto alla salvaguardia di una testimonianza importante del periodo fascista a Fano. "È davvero un peccato essersi lasciati sfuggire questa occasione – riprende Maura Garofoli – perché la casetta conserva ancora tantissime cose originali dell’epoca, addirittura i pavimenti e gli infissi di quel tempo".
La Borgata Metaurilia è l’unico esempio in tutta la provincia di Pesaro e Urbino di un intervento di bonifica integrale voluto dal Governo fascista volto al recupero di terre incolte e paludose, in applicazione di un’apposita legge varata nel febbraio 1933. Grazie a questa legge vennero costruite in tre distinti lotti rispettivamente 51, poi 40 e infine 24 abitazioni lungo la strada nazionale circondate ciascuna da un ettaro di terreno che vennero affidate a famiglie di braccianti agricoli. Ad operazione conclusa – Mussolini visitò di persona il 13 ottobre 1936 lo stato dei lavori, facendo anche una donazione di 250mila lire per la costruzione di nuove case e di 50mila lire per la prosecuzione dei lavori al Pincio - si insediarono quasi 600 abitanti.
La proprietà di queste casette che inizialmente era del Comune di Fano fu trasferita nel dopoguerra alla stessa famiglie per cui adesso per salvarne una bisogna che l’ente pubblico la riacquisti. L’obiettivo finale del progetto è quello di ospitarvi una casa-museo, arredata con oggetti d’epoca, ed organizzata come un laboratorio in cui effettuarvi corsi di cucina, di cucito, a fare oggetti in legno, a coltivare un orto, al fine di trasmettere alle giovani generazioni la manualità di una volta. Anche perché ormai quasi tutte le casette nel tempo sono state trasformante.